Gela. Niente variante al piano regolatore generale per l’ampliamento delle strutture della clinica Santa Barbara. Dopo settimane di tira e molla politico, con il sindaco Domenico Messinese che non ha voluto ritirare l’atto, riaprendo la concertazione con i manager della Sogesa, il consiglio comunale ha bocciato la proposta. Otto voti favorevoli, cinque contrari e quattro astenuti, che sono stati decisivi per far pendere la bilancia dalla parte del no. In più occasioni, anche in aula consiliare, diversi esponenti, sia di centrodestra sia di centrosinistra, hanno chiesto che davanti alla richiesta della Sogesa, l’azienda privata proprietaria della clinica di Macchitella, il sindaco mettesse sul tavolo precise condizioni. Insomma, anche per la clinica deve valere quanto già stabilito per Lidl, che costruirà un punto vendita in via Venezia, ma realizzando anche un’opera da mettere a disposizione della città. Messinese, però, ha mantenuto invariata la proposta portata in aula, adesso incassando il no. Un verdetto negativo quasi inatteso, anche perché a favore della variante si sono schierati i dem Alessandra Ascia, Romina Morselli e Salvatore Gallo, il consigliere comunale di Sicilia Futura Cristian Malluzzo, Vincenzo Cascino e Giovanni Panebianco di DiventeràBellissima e le indipendenti Angela Di Modica e Maria Pingo. Il no, invece, è arrivato dai forzisti Salvatore Scerra e Crocifisso Napolitano, dai grillini Virginia Farruggia, Vincenzo Giudice e Angelo Amato. Lo stop alla variante è stato praticamente decretato dagli astenuti, ovvero l’altro dem Guido Siragusa, il centrista Vincenzo Cirignotta, l’indipendente Salvatore Sammito e il leghista Salvatore Farruggia. Ovvero, il fronte che in più occasioni ha chiesto di rinegoziare le condizioni con i manager di Sogesa.
“Parliamo di una società privata che fa utili – spiega Cirignotta – la variante al prg va concessa solo se la città può trarne beneficio. Abbiamo chiesto più volte di prevedere la realizzazione di un’opera pubblica oppure la messa a disposizione dei nuovi servizi sanitari, anche agli indigenti della città. Il sindaco, invece, ci ha quasi accusati di pretendere il pizzo. Questo voto negativo arrivato dal consiglio comunale è un precedente politico molto importante. Prima di tutto, va data precedenza agli interessi della città e non a quelli delle società private. Così è stato nel caso di McDonald’s ma anche in quello di Lidl”. I grillini, già ieri sera, avevano ribadito tutta la loro contrarietà ad un provvedimento che non avrebbe fatto altro che favorire gli interessi privati nella sanità, a discapito dei servizi pubblici. “Nessun’atto punitivo contro la clinica – dice il capogruppo forzista Salvatore Scerra – noi non abbiamo mai chiesto niente, men che meno una specie di estorsione, come ha voluto far credere il sindaco. Il principio è semplice, chi vuole fare utili in città, deve garantire un ritorno alla collettività. Io stesso ho indicato, tra le possibili soluzioni, l’apertura dei nuovi servizi agli indigenti, che non hanno la possibilità di accedere alla sanità privata”. I dem avevano libertà di coscienze e così hanno fatto. Guido Siragusa ha mantenuto la linea critica, con l’astensione, a differenza del presidente del consiglio Alessandra Ascia e dei consiglieri Romina Morselli e Salvatore Gallo che, in aula, hanno invece detto sì alla variante. Proprio Siragusa è stato tra i primi a sostenere la tesi della rinegoziazione delle condizioni per rilasciare la variante al prg (con la realizzazione di un’opera da mettere a disposizione della città). Ancora una volta, la disfida politica tra sindaco e consiglio, si è conclusa con Messinese rimasto a mani vuote.
questo ostacolare continuamente imprenditori non farà altro che desertificate ancor di più gela. vedrete che prima o poi la Sogela de localizzerà in altra città dove magari gli daranno la possibilità di fare ancora + utili. e per gela ancora meno posti di lavoro e servizi. complimenti ai consiglieri comunali di Gela.
Credo che era piu giusto approvarla perché la. Crescita di una struttura privata puo portare incremento economico al indotto..quindi con la prospettiva di nuovi posti di lavoro