Gela. L’area dedicata alla sosta a pagamento, con tanto di famigerate strisce blu, non viene delimitata rispetto al resto della carreggiata e per le casse di Palazzo di Città si potrebbe profilare un vero e proprio danno erariale.
Questo, infatti, è il timore espresso, nel corso di un cospicuo carteggio, dal comandante del corpo di polizia municipale Giuseppe Montana. Stando alla normativa in materia, infatti, ogni area con strisce blu presente in città dovrebbe essere nettamente separata dal resto della carreggiata attraverso una linea bianca di confine.
Tutto ciò, almeno per il momento, non si è mai verificato né durante l’interregno della Aj Mobilità né durante l’attuale gestione del servizio assegnata ai responsabili locali della Blue Line. Quindi, verbali impugnati dagli automobilisti eventualmente multati e automatico annullamento da parte dei giudici di pace, con conseguente condanna al pagamento dello spese di giudizio ai danni del solito ente comunale. Insomma, un patatrac della striscia blu. Per queste ragioni, più volte, il comandante ha scritto al funzionario di Palazzo di Città incaricato di seguire l’iter del servizio di sosta a pagamento.
Delle linee bianche di demarcazione, però, neanche l’ombra e il comune continua a perdere i giudizi avviati dopo i ricorsi presentati dagli automobilisti. “In considerazione dei danni patrimoniali che ne potranno ulteriormente derivare – scrive lo stesso Montana – e tenuto conto che le nostre precedenti richieste sono rimaste del tutto inevase ed addirittura prive di qualsiasi riscontro, lo scrivente è addivenuto alla decisione di assegnare un ulteriore termine di sette giorni per la realizzazione della predetta demarcazione degli stalli di sosta a pagamento rispetto alla carreggiata”.
Addirittura, se non si dovesse intervenire entro la scadenza fissata, a rischio entrerebbe l’intero sistema di sosta a pagamento oltre all’attività svolta dai sei operatori in servizio per conto di Blue Line. Un cortocircuito amministrativo che, almeno a detta del comandante, puzza molto di danno erariale.
