Gela. I “veleni”, successivi al fallimento della seconda mozione di sfiducia nell’arco di pochi mesi, potrebbero causare strascichi, anche giudiziari. L’indipendente Angela Di Modica che ha ritirato la propria firma in aula, insieme al consigliere comunale di DiventeràBellssima Giovanni Panebianco, negli scorsi giorni ha lanciato accuse molto pesanti nei confronti di altri due firmatari dell’atto, il forzista Salvatore Scerra e l’altro indipendente Vincenzo Cirigniotta, ex capogruppo dem. Per tutta risposta, il capogruppo forzista Scerra ha presentato una querela contro la stessa Di Modica.
Le presunte minacce. L’indipendente ha dichiarato di essere stata affrontata in aula proprio da Scerra e Cirignotta che “con fare intimidatorio ed aggressivo hanno tentato di non farmi ritirare la firma”. Insomma, Di Modica, che ha fatto un passo indietro convinta della nullità formale della mozione, sarebbe stata minacciata dai due colleghi. “Sono accuse gravissime e io non ho mai minacciato nessuno – dice Scerra – per questo motivo, ho presentato una querela, rivolgendomi ai carabinieri”. Il forzista si sente diffamato dalle dichiarazioni della presidente della commissione comunale bilancio. “Non so cosa deciderà di fare il consigliere Cirignotta – conclude – ma io ho deciso di tutelarmi contro accuse che sono lesive della mia reputazione e, ribadisco, totalmente infondate”. I forzisti locali, nelle prossime ore, potrebbero diffondere un comunicato pubblico.