Il blitz antimafia “Redivivi”, via all’udienza preliminare: quattro imprenditori sono parti civili

 
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Gela. Controllo quasi totale del mercato della raccolta della plastica e aziende agricole messe a posto anche attraverso l’imposizione di guardianie di comodo. Ventitré coinvolti nel blitz. Si è aperta l’udienza preliminare nei confronti di ventitré indagati. Sono tutti finiti al centro del blitz “Redivivi”, coordinato dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta ed eseguito dai poliziotti del commissariato e da quelli della mobile nissena. Il sistema sarebbe stato controllato da una vera e propria organizzazione mafiosa, con a capo la famiglia Trubia. Così, davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Caltanissetta si sono presentati Vincenzo Trubia, Rosario Maichol Trubia, Francesco Graziano Giovane, Davide Trubia, Nunzio Trubia, Luigi Rizzari, Rosario Trubia, Manuele Rolla, Pasquale Lino Trubia, Baldassarre Nicosia, Luca Trubia, Simone Trubia, Pasquale Andrea Trubia, Rosario Caruso, Ruggiero Biundo, Petrut Ursica, il ventiseienne Rosario Trubia, Giuseppe Cannizzo, Giuseppe Carnazzo, Fabio Crisci, Simone Maugeri, Cristofer Luca Tasca e Serafino Tuccio. Alcuni degli indagati, per il tramite dei propri legali, hanno già chiesto di essere sentiti dal giudice dell’udienza preliminare. Intendono chiarire le loro posizioni. Non a caso, la prossima udienza, fissata per il 10 giugno, verrà tenuta all’interno dell’aula bunker del tribunale di Caltanissetta. Solo per Manuele Rolla, come eccepito dai difensori Valentina Lo Porto e Grazio Ferrara, sarà necessario fissare nuovamente l’udienza preliminare a seguito di un vizio di notifica.

Quattro imprenditori parti civili. Intanto, una società e quattro imprenditori hanno deciso di costituirsi parti civili. Sarebbero le vittime del presunto sistema d’imposizioni ed estorsioni organizzato dal gruppo. Sono tutti rappresentanti dall’avvocato Giovanni Bruscia. Parte civile ha chiesto di costituirsi anche l’associazione antiracket “Gaetano Giordano” con l’avvocato Giuseppe Panebianco. Dall’inchiesta “Redivivi” emersero diversi episodi che confermerebbero, inoltre, la disponibilità di armi del gruppo e la presenza di alcuni degli indagati nel mercato locale della droga. Nel pool di difesa, invece, ci sono gli avvocati Carmelo Tuccio, Nicoletta Cauchi, Flavio Sinatra, Cristina Alfieri, Salvo Macrì, Maurizio Scicolone, Grazio Ferrara, Giovanni Cannizzaro, Annarita Lorefice, Nunzio e Salvatore Citrella, Italo Alia.

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