Gela. “Ieri, in consiglio comunale, ha perso la politica, quella fatta di principi e valori”.
L’Udc non si tira indietro dal possibile dialogo. Il commissario cittadino dell’Udc Salvatore Incardona non fa riferimenti precisi ai consiglieri che, alla fine, hanno scelto di ritirare la loro firma dalla mozione di sfiducia, ma in ogni caso segna una linea di discontinuità tra quanto accaduto in aula e quanto dovrà accadere nei prossimi mesi. “La questione non era mandare a casa Domenico Messinese – spiega – la questione di ieri aveva un profilo politico molto più alto. Bisognava decidere se fare da spalla a questa amministrazione, che oramai da due anni e mezzo continua a fare acqua da tutte le parti, oppure estrarre un cartellino rosso e dire basta allo stillicidio che, dal giugno 2015, continua ad imperversare”. Dato il flop della sfiducia bis al sindaco, l’Udc sembra intenzionato a non fare le barricate contro la giunta, appena rinfrescata dal sindaco.
“Adesso, in ognuno di noi, deve nascere un senso di responsabilità e di confronto con i cittadini che stanno vivendo la pagina più buia della politica locale – dice ancora – si deve iniziare un dialogo con tutte le forze politiche, se si vuole fare veramente il tanto sbandierato interesse della città. Le forze moderate devono giocare un ruolo fondamentale in questo dialogo e Domenico Messinese è obbligato al confronto con tutte le forze politiche e non soltanto con quelle che hanno rappresentanti in consiglio comunale”. L’Udc, almeno stando al commissario, apre al possibile confronto, anche con il neo assessore Maurizio Melfa, che nei giorni precedenti alla seduta di ieri mattina ha comunque cercato di spalancare la porta ai gruppi consiliari. “Mi auguro che l’assessore Melfa – conclude – con la sua delega ai rapporti con il consiglio comunale, inizi un dialogo costruttivo insieme alle forze politiche moderate e l’Udc sarà disponibile a farsi promotore e garante di questo nuovo percorso politico. Bisogna usare il linguaggio della chiarezza, della coerenza e della lealtà. Lo dobbiamo alla città”.
Insomma, il passo indietro proprio dell’ex Udc Giovanni Panebianco e dell’indipendente Angela Di Modica, che hanno ritirato le firme alla mozione di sfiducia, potrebbe aprire una nuova fase politica, pure all’interno del centrodestra locale. Intanto, nel periodo post-festivo, in città potrebbe arrivare l’assessore regionale Vincenzo Figuccia, che ha già avuto un primo contatto con Incardona. La vicenda rifiuti dovrebbe essere al centro della visita dell’assessore, che sta seguendo l’intera vicenda per conto della giunta del presidente Nello Musumeci.