I manager di Eni in fabbrica, parte la fase di formazione per la nuova green refinery
Gela. C’erano tutti i big di Eni alla presentazione della fase di formazione, in vista dell’avvio della nuova green refinery, fissato per fine anno. I manager della multinazionale hanno incontrato gli...

Gela. C’erano tutti i big di Eni alla presentazione della fase di formazione, in vista dell’avvio della nuova green refinery, fissato per fine anno. I manager della multinazionale hanno incontrato gli operatori e le segreterie provinciali dei chimici di Filctem, Femca, Uiltec e Ugl. Una fase ritenuta propedeutica, prima della partenza dei nuovi impianti per la produzione dei carburanti bio. Un passo mosso dalla multinazionale con il protocollo di intesa del novembre di quattro anni fa. I numeri occupazionali, almeno per il diretto, sono stati confermati. Quattrocento operatori, ai quali si aggiungeranno gli operai dell’indotto, comunque decisamente ridimensionato rispetto al passato. “L’avvio della fase di formazione – dicono i segretari dei chimici di Filctem, Femca e Uiltec – conferma che l’azienda prosegue negli obiettivi che si era fissata. Gli impianti principali della green refinery saranno consegnati entro la fine dell’anno. Un passo fondamentale, dopo i tanti dubbi del passato”.
Il calo di produzione di Enimed. A questo punto, la strategia dei manager del cane a sei zampe è sempre più chiara, una raffineria ridimensionata sul fronte dei numeri occupazionali, ma destinata alla produzione di carburanti alternativi. Rimangono invece ancora da sciogliere le perplessità, anche dei sindacati, sugli investimenti nel settore delle estrazioni. Negli ultimi tempi, più volte è stato denunciato il drastico calo della produzione di Enimed.