Gela. Si sono fermati così come già annunciato dalle segreterie territoriali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec. Questa mattina i lavoratori della società Eni Rewind, che si occupa del settore bonifiche e fa parte della multinazionale, hanno ribadito le loro preoccupazioni, davanti ai tornelli della fabbrica. Turni di lavoro eccessivi, incertezze sul futuro immediato degli impianti di depurazione, carenza di organico e difficoltà sul piano delle posizioni organizzative, sono tutti punti aperti. I segretari Rosario Catalano, Lorena Di Cristina e Maurizio Castania ribadiscono che l’azienda della multinazionale adotta una linea del tutto difforme alle intese e aspettano risposte dalla società.
Ad oggi non ne hanno avute e la mobilitazione proseguirà fino a quando il management Eni non darà rassicurazioni ma anche un piano complessivo che parta dal rispetto degli accordi e da una gestione razionale dei piani di lavoro. Un tavolo complessivo può dare il via ad una ripresa del dialogo ma dovrà avvenire entro tempi brevi.