Gela. “Non si può giocare sulla pelle dei lavoratori”.
Nuova protesta. I quarantanove dipendenti della Archimede, azienda siracusana che si occupa del servizio antincendio al porto isola Eni, sono tornati a protestare davanti agli uffici della capitaneria di porto, sul lungomare Federico II di Svevia. I loro contratti dovrebbero scadere entro giugno e, allo stato attuale, non hanno certezze sul futuro. Da mesi, i servizi al porto isola Eni si sono notevolmente ridotti: la riconversione della raffineria ha limitato gli arrivi di navi merce e gli attracchi. Il comandante della capitaneria Pietro Carosia, anche davanti ai sindacalisti Pino Lombardo e Nicola Calabrese di Cgil e Uil, ha comunque confermato di aver già firmato il rinnovo delle autorizzazioni al gruppo che si occupa dei servizi antincendio. A questo punto, solo la ripresa delle attività nell’area del porto isola potrà consentire di fare chiarezza sul futuro dei lavoratori.