Gela. Divorziare da Messinese? Una scelta premiata dagli elettori.
I grillini macina voti. Questa la disamina che arriva dal capogruppo grillino in consiglio comunale Simone Morgana, tra i fautori della candidatura all’Ars dell’ex assessore della prima giunta Messinese, il neo deputato regionale Nuccio Di Paola. “Tanti pensavano che gli elettori ci avrebbero voltato le spalle, dopo quanto accaduto con il sindaco – dice Morgana – invece, la nostra è stata una scelta coerente e siamo stati ripagati”. I cinquestelle, dopo aver dato la sedia di sindaco proprio a Messinese, adesso hanno assicurato il posto all’Ars a Di Paola. In provincia, hanno battuto tutti, mentre in città sono secondi solo ai forzisti.
“Non siamo tutti uguali…”. “Con una sola lista – ammette Morgana – siamo noi l’unico vero partito. Il Pd e Forza Italia, basta dare uno sguardo ai dati, sono partitini che possono dire qualcosa solo in coalizione. Il nostro è stato un successo voluto dalla gente”. I grillini si sono messi definitivamente alle spalle l’”errore” Messinese e non sembrano temere le corrazzate elettorali, sia a sinistra sia a destra. “Non abbiamo vinto per l’uomo nuovo – continua il consigliere – Di Paola è stato assessore e ha vinto perché tutti ricordano la qualità del lavoro svolto”. Morgana lancia messaggi anche al palazzo, in questo caso il municipio. “Di Paola, assessore cacciato via dalla giunta, è un nuovo deputato regionale – conclude – il sindaco e i suoi, invece, dimostrano, con lo scarsissimo risultato di Alternativa Popolare e del loro candidato Angelo Caci, di essere già stati bocciati dai cittadini”. I grillini, pur impegnati a districarsi tra due candidati, espressione di differenti punti di vista all’interno del movimento locale, tengono comunque a marcare il campo. “Con la mia elezione – dice il neo deputato Di Paola – voglio soprattutto sfatare una convinzione, quella che i politici sono tutti uguali. Non è assolutamente vero e lo proveremo con i fatti”.