Gela. Si parte dai trenta milioni di euro concessi dal Ministero delle infrastrutture per i progetti di “Qualità dell’abitare”, ma il tavolo potrebbe diventare quasi permanente, su tutti i finanziamenti già a disposizione del Comune. L’assessore Terenziano Di Stefano, che ha spinto insieme al sindaco per tentare la carta delle somme di “Qualità dell’abitare”, già dalla prossima settimana cercherà di mettere tutte le parti intorno ad un tavolo, per valutare gli aspetti più importanti e il cronoprogramma, arrivando ai primi atti concreti. Per far partire l’intera procedura di “Qualità dell’abitare”, sarà necessario che il ministero si attivi, con il contratto e la prima tranche dei fondi previsti. “Ho intenzione, dalla prossima settimana, di sondare tutte le parti – spiega il vicesindaco – chiederò un confronto con il senatore Pietro Lorefice e con le commissioni sviluppo economico e urbanistica, che hanno partecipato a tutta la fase istruttoria dei progetti, oltre che con i tecnici. Vorrei proprio avviare un tavolo permanente, attraverso il quale ognuno possa mettere a disposizione i propri riferimenti, assicurando che la procedura vada avanti spedita. Sono fondi molto importanti e nessuno può permettersi ritardi”. Il gruppo del Movimento cinquestelle, con il senatore Lorefice e il sottosegretario Giancarlo Cancelleri, ha fatto da supporto romano ai progetti del Comune. Quello dei fondi di “Qualità dell’abitare” potrebbe essere il preludio ad un tavolo istituzionale, che diventi permanente, anche su altri progetti e finanziamenti. “Potrebbe essere una soluzione sicuramente da valutare – dice ancora Di Stefano – anzitutto, iniziano da “Qualità dell’abitare”, andando oltre la sola dialettica politica, che ci può stare, ma collaborando per il buon esito e per la città”.
Con l’avvio della procedura, sono previsti otto mesi per completare i progetti esecutivi. I finanziamenti appena autorizzati dal Ministero delle infrastrutture toccano un primo progetto che si estende su aree che da Settefarine passano per il mercato ortofrutticolo di Giardinelli, lo stadio “Presti” e l’ex scalo ferroviario (che è un importante sito archeologico e dovrebbe essere destinato a diventare un centro culturale). Il secondo punta alla riqualificazione di una vasta zona, sul lungomare Federico II di Svevia. Dall’Orto Pasqualello fino a via Vasile, spingendosi all’Orto Fontanelle, ai magazzini in passato usati dai pescatori e a strutture che sono state a disposizione di ordini ecclesiastici. Si prevede, tra le altre opere, un museo di arte contemporanea da realizzare in questo quadrante. Oltre a “Qualità dell’abitare” sono ancora tanti i capitoli aperti per i finanziamenti e l’asse di riferimento continua ad essere quello che da Roma arriva fino in città, in attesa che le carte si trasformino in cantieri.