Gela. I fondali insabbiati del porto rifugio “mietono” altri danni.
Questa volta a rimanere incagliata è un’imbarcazione da tredici metri di proprietà di cittadini francesi. Il natante è rimasto vittima del porto rifugio. Evidentemente, chi l’ha condotta nel sito portuale sul lungomare Federico II di Svevia non si sarebbe aspettato di trovare una simile “sorpresa”. Sul posto, sono arrivati anche alcuni componenti del comitato promotore porto e il personale della capitaneria di porto, compreso il comandante Pietro Carosia. Una motovedetta della guardia costiera ha prestato i primi aiuti ai natanti. Domattina inizieranno le manovre di soccorso.