Gela. Nessun dialogo con l’amministrazione comunale ma l’esigenza di rimettere le cose a posto, soprattutto all’interno del gruppo consiliare. I dem, che sono reduci dalla guerra contro i “potentati” del loro stesso partito, palermitani e romani, stanno cercando di ritrovare un equilibrio politico, che possa evitare figuracce come quella della vicepresidenza dell’assise civica, andata al forzista Salvatore Scerra, con voti partiti anche dalle fila del Pd. “Avrò un confronto con il gruppo consiliare e, entro la prossima settimana, verrà convocata la direzione del partito – dice il segretario cittadino dem Peppe Di Cristina – sono certo della nostra posizione. Siamo all’opposizione di questa giunta e lì dobbiamo rimanere. Contatti con il sindaco? Non ne ho avuti. A me, interessa un partito che deve essere compatto. Defezioni nel Pd? Non sono all’ordine del giorno”.
I “No Potentati”. Di Cristina, insieme ai suoi principali referenti, da Calogero Speziale al deputato regionale Giuseppe Arancio, guida la “crociata” contro i potentati interni, che hanno messo al collo di Daniela Cardinale (solo per citare l’esempio più “illustre”) il pass per la candidatura bis alla Camera. “Non lo nego – conclude – la direzione cittadina del partito si concentrerà soprattutto su questo tema. Dopo il 4 marzo, bisognerà verificare l’esito di scelte, secondo me sbagliate. I vertici del partito hanno preferito mettere in campo gli acciaccati, lasciando in panchina tutti gli altri”. Urne o non urne, nel Pd sembrano esserci poche certezze, in attesa di marzo.
Ma credete che a noi cittadini freghi qualcosa del Pd…. la città è al collasso…. ma ci siete ho lo fate…