Gela. La corsa alla terza mozione di sfiducia potrebbe concretizzarsi già domani sera, con il vertice convocato dai consiglieri che stanno alimentando il fronte contro la giunta. Decisivo, a livello di numeri, potrebbe rivelarsi l’appoggio dei dem. La pattuglia del Pd in consiglio comunale è quella che conta di più, almeno da un punto di vista numerico. Negli ultimi giorni, però, sia Guido Siragusa che Romina Morselli, anche se da ottiche diverse, non sono apparsi così convinti della possibilità di una sfiducia quasi immediata. “Noi aspettiamo di votare la mozione di sfiducia ormai dallo scorso 22 dicembre – taglia corto invece il segretario cittadino Peppe Di Cristina – in quel caso, non siamo stati noi a cambiare idea”. Il segretario pare intenzionato a cancellare qualsiasi sfumatura di incertezza tra le fila del suo gruppo.
“Sono assolutamente in linea con quanto sostenuto dai consiglieri Guido Siragusa e Carmelo Orlando – continua – non mi pare che ci siano consiglieri del Pd contrari alla sfiducia. Non mi risulta”. Di Cristina, da mesi ormai, è tra quelli che vorrebbe staccare la spina all’amministrazione comunale, anche con un’azione trasversale, che non tenga conto degli schieramenti politici. Non è una novità il dialogo con esponenti di centrodestra come il capogruppo forzista Salvatore Scerra, finalizzato proprio alla sfiducia. “Siamo davanti ad un’amministrazione comunale del trasformismo che sui grandi temi non ha raggiunto obiettivi – conclude – con una situazione così difficile, non capisco perché il consiglio comunale debba pronunciarsi, ad esempio, su cambi di commissione. C’è solo un obiettivo da raggiungere, sfiduciare prima possibile questo sindaco e i suoi assessori”. A questo punto, toccherà ai consiglieri dem non smentire il loro stesso segretario.
Vero e che quest amministrazione sui grandi temi ma anche sui piccolo non ha raggiunto obbiettivi. Ma ricordo a questo signore anche se gia sa che quanto erano al potere non che ci furono raggiungimenti di obbiettivi anzi…….