Gela. Al termine della direzione cittadina di ieri sera, il segretario cittadino Peppe Di Cristina e i suoi hanno ribadito fedeltà al partito. Voteranno Pd, anche senza essere stati coinvolti nella scelta dei candidati. In attesa di contare i voti incassati dai dem (sembra piuttosto improbabile infatti che con la fronda in atto i gelesi si impegnino alla morte), di certo Di Cristina e i suoi non sembrano così fedeli a Daniela Cardinale. Arrivata in città, la deputata uscente, ricandidata alla Camera dei deputati, è stata accolta…da quelli di Sicilia Futura, il movimento fondato dal padre, l’ex ministero Salvatore Cardinale, e federato al Partito Democratico. I dem hanno praticamente boicottato la deputata, gli altri candidati e l’intero codazzo. C’erano consiglieri comunali e dirigenti locali “futuristi”, ma di dem neanche le tracce, ad eccezione del consigliere Salvatore Gallo, che più volte ha ribadito l’intenzione di votare i candidati del partito.
Daniela Cardinale…boicottata. Di Cristina e il deputato regionale Giuseppe Arancio, tra i “ribelli” che guidano la rivolta interna al partito, non sarebbero stati neanche invitati. Insomma, la comparsata della Cardinale in città chiude definitivamente qualsiasi canale di dialogo. Al tavolo, non c’era il segretario locale del Pd ma quello di Sicilia Futura. Non c’erano i consiglieri del Pd, ma quelli di Sicilia Futura. Saranno pure federati, ma le lunghe spade sono sguainate. Dem e “futuristi”, per ora, sono agli antipodi e venerdì prossimo i “ribelli” si riuniranno in città.
A che serve votare Pd se non si accetta la scelta fatta dai Caporalati.
Meglio astenersi.
Ma che li vota i Cardinale a Gela? Cosa hanno fatto in tanti anni di politica per Gela?