I cumuli rimossi costano quasi 4 mila euro al giorno: il Comune ha già speso 158 mila euro
Gela. Il sindaco Domenico Messinese, ad inizio mese, ha deciso che l’unica soluzione contro i cumuli di rifiuti, sparsi ovunque in città, è il ripristino dei servizi aggiuntivi, gli stessi che stanno...

Gela. Il sindaco Domenico Messinese, ad inizio mese, ha deciso che l’unica soluzione contro i cumuli di rifiuti, sparsi ovunque in città, è il ripristino dei servizi aggiuntivi, gli stessi che stanno falcidiando le casse del municipio, a suon di debiti. Dopo il primo intervento straordinario di maggio, affidato alla Licata Clean Service, per un totale di 72.467,27 euro, il sindaco, con tanto di ordinanza che dispone lo stato di emergenza, ha incaricato Tekra. L’azienda campana, che già gestisce in proroga il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, da diversi giorni ha avviato le attività di rimozione dei cumuli. Questa volta, il tassametro dei conti segna 85.774,15 euro. Tanto l’amministrazione comunale ha impegnato per coprire il costo dell’intervento, definito di “somma urgenza”. Somme certificate da una perizia, dopo un sopralluogo condotto dal direttore dell’esecuzione del contratto Valter Cosentino e dai responsabili Tekra (che hanno avanzato un ribasso del tredici per cento).
Quasi 4 mila euro al giorno. In base alle stime prodotte dai manager dell’azienda, emerge che giornalmente la rimozione dei cumuli costa quasi quattromila euro (3.983,94 euro). Soldi che servono a togliere di mezzo la spazzatura, ma certamente non a risolvere il deficit di fondo del servizio di raccolta differenziata in città. Nonostante le percentuali elevate, rispetto alla media regionale, in tanti quartieri la differenziata è praticamente sconosciuta. Insomma, l’emergenza si paga e il Comune, in totale, tra il primo affidamento a Licata Clean Service e il secondo a Tekra, dovrà sborsare qualcosa come 158 mila euro. Probabilmente, una minima parte di quel mare magnum di debiti fuori bilancio che ha messo in ginocchio le casse del municipio, dato che proprio i manager di Tekra avanzano un credito da oltre dieci milioni di euro. Soldi che, ovviamente, dovrà sborsare il Comune.