Gela. I cambi di casacca hanno quasi del tutto modificato la geografia politica del consiglio comunale, almeno rispetto all’esito delle amministrative di tre anni fa. Adesso, a pochi giorni dalle politiche di marzo, il gruppo di centrodestra rischia seriamente di prendersi la maggioranza, a discapito di un centrosinistra (capeggiato dai dem) che arranca. Proprio il dem Guido Siragusa, negli scorsi giorni, ha chiamato in causa il “trasformismo”, che sarebbe la causa principale degli assetti ormai variati. Tra le ultime novità, ufficializzata martedì sera nel corso della seduta di question time, c’è sicuramente lo sbarco in aula di Noi con l’Italia, elettoralmente federato all’Udc. Il gruppo di Saverio Romano conta già due consiglieri comunali, Vincenzo Cirignotta, reduce dall’esperienza del Pd, e Antonio Torrenti, che è entrato in consiglio comunale sfruttando l’onda crocettiana. “Trasformismo? Non mi pare proprio – dice Cirignotta – personalmente, posso dire di essere ritornato nella mia casa politica, quella centrista che si rifà all’Udc. Io ero nell’Udc anche quando passò il patto politico con il centrosinistra. Poi, con la venuta del gruppo politico di Guido Siragusa e Antonio Gagliano, fui messo da parte. Ora, si sono venute a creare tutte le condizioni per un mio ritorno. Questo progetto è stato voluto da tutti i miei riferimenti politici di sempre. Non vedo nessun trasformismo. Probabilmente, chi ne parla dovrebbe prima valutare i propri trascorsi partitici”.
L’alleanza anche in consiglio. Di certo, il passaggio di Cirignotta nell’area di centrodestra, insieme allo stesso Torrenti, sposta gli equilibri. L’alleanza poggia sulle basi di partiti come Forza Italia e DiventeràBellissima, senza dimenticare salviniani, Energie per l’Italia e, appunto, i nuovi innesti di Noi con l’Italia. Il gruppo forzista, almeno in aula consiliare, si appresta a toccare quota quattro, con l’adesione di Salvatore Sammito, data quasi per fatta. “L’alleanza è solida – dice ancora Cirignotta – guardiamo all’esito di marzo, ma abbiamo già altri obiettivi e mi riferisco alle provinciali, se si terranno, ma soprattutto alle amministrative del 2020. I rapporti con la giunta? La decisione spetta a tutta la coalizione, anche perché non mi pare più tempo di eventuali nuove mozioni di sfiducia”.