I "buchi" della riscossione tributi, nasce l'unità "entrate": pressing anche sul patrimonio

Spetterà infine all'unità “entrate” valutare se ci siano le condizioni per esternalizzare il servizio di riscossione, altro aspetto sul quale il sindaco ha spesso lavorato, vista la mancanza di un sistema adeguato, a tutela dell'ente

06 giugno 2025 16:39
I "buchi" della riscossione tributi, nasce l'unità "entrate": pressing anche sul patrimonio -
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Gela.  La coperta è corta in muncipio e non certo da ora. A pesare non è solo il dissesto, conseguenza finale di una serie di vuoti finanziari, ma si fanno sentire le tante caselle mancanti per la riscossione dei tributi. Da anni, si fa fatica a mettere in cassa ciò che è previsto, almeno sulla carta. La riscossione non ingrana e la Corte dei Conti lo ha spiegato a chiare lettere, in più occasioni. La giunta cerca di fare un passo in avanti e ha disposto la costituzione, a Palazzo di Città, di un'unità “entrate”. Metterà insieme personale di più settori, bilancio e tributi, patrimonio, sviluppo economico e polizia municipale. Anche su questo fronte, del resto, i numeri non sono rosei: i dipendenti scarseggiano e la pianta organica è al di sotto degli standard minimi. L'unità entrate, stando alle intenzioni, dovrebbe operare come una task force, anzitutto per cercare di limitare l'evasione dei tributi comunali. Il tentativo sarà fatto usando nuove piattaforme digitali anche al fine di definire una banca dati e fare una consistente cernita di ciò che manca all'appello quanto agli introiti che il municipio dovrebbe ottenere ma non riesce a incassare. Si premerà parecchio sul tasto del patrimonio dell'ente. Lo aveva già annunciato il segretario generale Curaba. Per questo, l'unità dovrà occuparsi del “rafforzamento del recupero coattivo delle entrate patrimoniali, per fitti, concessioni, canoni e indennità”. Bisognerà arrivare a un “censimento” degli immobili comunali, con “verifica della regolare corresponsione dei relativi canoni”. Inoltre, sono state dettate linee specifiche per “recuperare somme dovute per occupazione di suolo pubblico, impianti pubblicitari, utilizzo di beni comunali; e ancora per attivare solleciti, piani di rateizzazione e strumenti di riscossione coattiva (ruolo e ingiunzione fiscale)". Nelle scorse settimane, il sindaco Di Stefano ha rilasciato una nota con la quale ha posto l'esigenza di “avviare specifiche progettualità finalizzate al recupero dei tributi non riscossi e alla verifica della sussistenza di eventuali crediti a favore dell’ente, a titolo di Iva e Irap”. Spetterà infine all'unità “entrate” valutare se ci siano le condizioni per esternalizzare il servizio di riscossione, altro aspetto sul quale il sindaco ha spesso lavorato, vista la mancanza di un sistema adeguato, a tutela dell'ente.

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