"Gruppo consiliare coeso, partito si è espresso", Fava: "Orlando? Dialogo prosegue"
L'assessore è per un percorso politico e amministrativo più ragionato, in questo frangente, senza l'esigenza di mutare schema al governo cittadino. Certamente, non dimentica che una valutazione successiva, pure in termini di rappresentanza, andrà fatta
Gela. La verifica politica interna alla maggioranza del sindaco Terenziano Di Stefano, tanto evocata soprattutto dopo il sì al bilancio stabilmente riequilibrato, passerà da eventuali richieste ufficiali delle segreterie di partito che, sul finire dell'anno, difficilmente vorranno accelerare, dando la priorità ad altro: principalmente, alla programmazione amministrativa. Ci sono inoltre diversi alleati del primo cittadino che comunque considerano saggia la decisione di confermare la squadra attuale, depennando qualsiasi impellenza politica. Il tema si è fatto più spinoso tra le file del Pd. La segreteria, come ha spiegato il segretario Giuseppe Arancio, non esclude un confronto interno con gli alleati ma non a stretto giro. Nei prossimi mesi, probabilmente, ci saranno più spazi di manovra. Una valutazione che non ha convinto il capogruppo consiliare Gaetano Orlando. Non si trova sulla stessa scia di pensiero della segreteria. Vorrebbe una verifica con l'obiettivo, piuttosto evidente, di rafforzare la presenza dem nel governo cittadino e non solo. In giunta, attualmente, il Pd schiera il vicesindaco Giuseppe Fava e l'altro assessore, Peppe Di Cristina. Entrambi hanno piena fiducia dal sindaco Di Stefano, al pari degli altri componenti del governo locale. “Il gruppo consiliare? E' coeso e compatto – dice Fava che ne fa parte mantenendo il doppio ruolo di assessore e appunto di consigliere – votiamo gli atti sempre seguendo una linea condivisa. La prova si è avuta con il bilancio e ancora con tutti i provvedimenti essenziali per lo sviluppo. Orlando? Non penso ci sia un problema. Credo che il dialogo con il capogruppo possa proseguire senza difficoltà”. Fava, qualche settimana fa, aveva spiegato che di verifica se ne poteva iniziare a discutere ma senza dare alcun aut aut al primo cittadino, anzi. Di Stefano e Fava si trovano ad affrontare dossier non semplici, a cominciare da quello del servizio rifiuti e del decoro urbano e la sintonia non è mai stata messa in discussione. Il vicesindaco, tra i dem, fu fra i primi a credere nelle possibilità del civico Di Stefano, nella fase dell'agorà dello scorso anno. Il Pd, dopo varie analisi interne, scelse di stare a pieno nel “modello Gela”. “Anche in queste settimane – aggiunge Fava – il partito si è espresso e non mi pare che ci siano problemi interni”. L'assessore è per un percorso politico e amministrativo più ragionato, in questo frangente, senza l'esigenza di mutare lo schema del governo cittadino. Certamente, non dimentica che una valutazione successiva, pure in termini di rappresentanza, andrà fatta. Una visione che si avvicina molto a quella del segretario Arancio.
In foto Fava e Di Stefano
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