Gela. Nessuna intesa, almeno a livello locale. Quel che sta accadendo a Roma e a Palermo, per ora, non inciderà sugli equilibri politici, anche in consiglio comunale. Nessun dialogo tra i grillini del Movimento cinque stelle e pezzi del centrodestra. Sia all’Ars che al Parlamento, sono in atto tentativi finalizzati a camminare insieme, in una prospettiva di governo. In città, invece, grillini ed esponenti di centrodestra sono distanti anni luce e neanche l’eventuale fronte comune contro la giunta serve da sprone. “Nessun dialogo – dice il consigliere comunale del Movimento cinque stelle Virginia Farruggia – da quando siamo entrati in municipio, non abbiamo mai ricevuto indicazioni particolari su come agire. Credo, che non accadrà neanche questa volta. Peraltro, sarebbe assurdo avviare un dialogo politico con chi continua ad addossarci la responsabilità di aver sostenuto il sindaco Domenico Messinese. Non è nostra intenzione pensare ad alleanze con forze politiche che, in realtà, appoggiano la giunta, come pezzi del centrodestra hanno già abbondantemente dimostrato. Prima, dovrebbero decidere cosa vogliono veramente fare. Solo il Movimento cinque stelle si è dimostrato coerente, facendo opposizione a questa amministrazione comunale”. Dai grillini arriva un secco no a qualsiasi manovra “spericolata”.
Grillini e centrodestra sono distanti. In realtà, l’ipotesi non affascina neppure quelli di centrodestra, a cominciare dai sostenitori del presidente della Regione Nello Musumeci, che a Palermo è stato tra i primi a chiamare a raccolta i grillini, pur di assicurare un governo stabile. “Le vicende palermitane o romane – dice il consigliere di DiventeràBellissima Giovanni Panebianco – non si possono legare alla situazione locale. In città, non c’è in ballo una questione di governabilità, quindi non esiste le necessità di fare alleanze, anche oltre gli schieramenti. Non c’è nulla che da un punto di vista politico possa accomunarci al Movimento cinque stelle. Noi ragioniamo sugli atti e se ci sono provvedimenti utili alla città, siamo pronti a votarli. Loro, invece, pensano di essere i classici bravi ragazzi, pronti a criticare tutti coloro che si assumono la responsabilità di scelte a sostegno della città, magari facendoli passare per opportunisti, interessati a ricevere qualcosa dall’amministrazione comunale. Non c’è nessuna possibilità di confronto”. A Palermo e a Roma il dialogo è già partito, in città grillini e centrodestra neanche ci pensano.