Green stream, si apre un altro capitolo: "Riconoscere compensazioni alla città"

Gela.L'impasse che stava maturando intorno alle royalties del progetto Enimed "Argo-Cassiopea", prima autorizzate e poi congelate dagli uffici regionali, è stata superata con un accordo generale tra i Comuni che le incasseranno, Gela, Licata e Butera, e la stessa Regione. Sono fondi importanti soprattutto per un ente municipale in dissesto, come quello locale. Il tema delle royalties estrattive e delle compensazioni è sempre in primo piano. A questo guarda con molta attenzione il sindaco Di Stefano. È convinto che le grandi aziende che operano sul territorio debbano versare in proporzione alla mole produttiva e di ricavo. Una linea che di recente lo ha portato ad aprire un nuovo fronte nel dialogo a distanza con Eni. "Ho chiesto, con una nota, partendo da una procedura avviata per modifiche tecniche da apportare al green stream, che anche su questo sistema si riconoscano compensazioni economiche alla città", dice il sindaco. Si tratta dell'impianto che permette il trasferimento di gas dalla Libia all'Italia, poi destinato alla rete. Il green stream, controllato da Eni e dalla libica Noc, è uno degli snodi essenziali per il fabbisogno di gas. "La nota l'ho già inviata - precisa il primo cittadino - da questo impianto, sul nostro territorio, passa un'ampia parte del gas destinato al fabbisogno nazionale. Grazie all'approdo a Gela, le aziende che lo controllano fanno ricavi ed è giusto che la città sia al centro dell'attenzione". Il sindaco, nelle ultime settimane, ha avuto interlocuzioni ufficiali con il management di aziende Eni, al fine di ottenere un cronoprogramma degli investimenti futuri nel sito locale. Per Di Stefano, la multinazionale dovrà fare la propria parte anche rispetto al green stream. Non c'è ancora una fase avanzata nella potenziale trattativa ma pare che il primo cittadino voglia arrivare all'obiettivo finale.