Gela. “Non sia una sfida di colori politici ma si proceda solo nell’interesse della città”. Questa volta, è direttamente dalle stanze della giunta municipale che arriva l’appello a fare in modo che l’emendamento “sblocca royalties” possa vedere la luce ed essere approvato durante il dibattito, all’Ars, sulla legge finanziaria. L’assessore Romina Morselli, tra gli esponenti di giunta politicamente più vicini al sindaco Lucio Greco, teme che sia in atto una sorta di “corsa alla primogenitura”, che però sta azzoppando il percorso dell’eventuale emendamento. “E’ molto grave che la deputazione regionale del territorio non sia ancora riuscita a finalizzare una proposta unitaria – spiega – da parte nostra, abbiamo cercato di coinvolgere tutti. Abbiamo avuto interlocuzioni con il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola. Ringrazio per l’interesse il gruppo di Fratelli d’Italia, che attraverso il coordinatore cittadino Salvatore Scuvera e il parlamentare Giuseppe Catania, seppur opposizione alla giunta comunale, ha dimostrato interesse predisponendo un primo emendamento. Abbiamo avuto più confronti con l’assessore all’economia Marco Falcone, che è riferimento di Forza Italia. Però, bisogna evitare di dare priorità all’appartenenza politica. Inizialmente, è stata la giunta comunale ad individuare la soluzione di uno svincolo delle somme delle royalties estrattive. Poi, è sembrato che ci fosse quasi la gara a sostenere la proposta. Adesso, però, tutto tace e nella fase più importante. Questo non è accettabile”. Sulla carta, sono almeno due gli emendamenti che dovrebbero arrivare all’Assemblea regionale, quello del centrodestra (predisposto dal parlamentare FdI Catania) e quello dei dem, che invece incide solo sulla quota regionale, non vincolata. “Io spero che entro i termini previsti per la discussione all’Ars – aggiunge Morselli – venga presentato l’emendamento. Non avere a disposizione neanche le royalties per la spesa corrente, determinerebbe correttivi ancora più drastici. Parliamo di una situazione che sicuramente inciderà anche sulla prossima amministrazione comunale”. L’assessore, che il sindaco Greco ha riconfermato nella giunta varata sul finire dello scorso anno, cerca di scuotere politicamente quelli che dovrebbero essere i riferimenti del territorio. “Non è ammissibile che ci sia un parlamentare del territorio di Forza Italia che pare sia venuto a conoscenza della situazione del nostro ente solo adesso. Il suo partito ha abbandonato la giunta nel momento più difficile. In commissione bilancio all’Ars, nella quale ci sono tre deputati del territorio, si profila una quasi totale assenza di condivisione, solo a danno della città. E’ grave che l’emendamento di Catania non abbia trovato il consenso”, aggiunge l’assessore. Morselli tiene a precisare che “non c’è alcuna intenzione di addossare colpe o responsabilità” ma a Palazzo di Città, in un momento di assoluta crisi finanziaria, probabilmente si sarebbero aspettati riscontri diversi, almeno dai parlamentari eletti in città.
“Non mi piace inoltre che forze politiche come il Pd vengano a fare lezioni o si facciano passare quasi per puritani sul capitolo delle royalties – conclude – il fatto che le indagini avviate dalla procura abbiano concentrato attenzione solo su un determinato periodo, non esclude che politicamente qualche forza politica possa essere chiamata a rispondere del proprio operato. Come venivano usati i fondi royalties già da prima? Quando peraltro i revisori venivano indicati dalla politica e non erano sorteggiati come invece accade adesso. Il populismo non serve proprio a nulla, soprattutto se dispensato da chi ha governato la città per oltre vent’anni. Noi stiamo lavorando anche sul pregresso e per fare finalmente chiarezza. Avremo tutti gli elementi”. L’amministrazione Greco, pur conscia che i fondi royalties non potranno sanare il disavanzo indicato dalla Corte dei Conti, fa comunque affidamento su un primo supporto finanziario, da destinare ad un riequilibrio di bilancio, ad oggi veramente assai arduo.