Gela. Il parere dovrebbe essere rilasciato domani. Intanto, però, in commissione comunale bilancio inizia a maturare l’ipotesi di un no al Piano economico finanziario
presentato dall’amministrazione comunale e che definisce, tra le altre cose, anche le tariffe Tari sui rifiuti.
I punti di contrasto. In attesa di comprendere quali saranno i nuovi equilibri politici all’interno della stessa commissione, dopo le dimissioni da presidente del forzista Salvatore Scerra, gli esponenti dell’unità di centrosinistra, ovvero i democratici Vincenzo Cirignotta, Romina Morselli e Sandra Bennici, starebbero convergendo verso un parere politico negativo. L’adeguamento, al rialzo, delle tariffe non sembra essere l’unico punto di critica. Il centrosinistra, con l’eventuale parere negativo, farà leva soprattutto sulle presunte difformità del sistema di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ad iniziare dalle proroghe concesse all’azienda campana Tekra, attuale gestore, per finire ai costi complessivi. Non è ancora chiara, invece, la posizione degli altri due componenti, ovvero il grillino Simone Morgana e il forzista Salvatore Scerra. Sia il vicesindaco Simone Siciliano sia il dirigente al bilancio Alberto Depetro, negli scorsi giorni sentiti in audizione dai componenti della commissione, hanno confermato la necessità dell’adeguamento delle tariffe, il rischio in caso contrario sarebbe un buco finanziario, ma anche le attuali soglie di differenziata, vicine al cinquanta percento.