Gli abusivi dello Iacp con tutti gli allacci: “Le aziende coinvolte devono staccarli”

 
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Gela. Hanno occupato diversi alloggi dell’Istituto case popolari in città senza essere
inseriti in graduatoria o, comunque, senza averne diritto. Almeno sulla carta, in base alla normativa in materia, i servizi essenziali, dalle utenze idriche

a quelle elettriche, dovrebbero essere bloccate. La normativa in materia, negli ultimi mesi, è diventata ancora più restrittiva. Non sembra, però, che le società interessate rispondano con celerità alle segnalazioni che arrivano dagli agenti di polizia municipale impegnati nel controllo delle aree dello Iacp.
Il motivo è presto illustrato. Non esistono, soprattutto dopo l’apertura di diversi settori alla concorrenza privata, gestori unici dei servizi o delle utenze. Quindi, più aziende che gestiscono i servizi telefonici; più aziende che si occupano del mercato dell’energia elettrica. L’unica eccezione, almeno a livello cittadino, sembra quella di Caltaqua, gestore unico del servizio idrico integrato. Insomma, nessuno risponde con solerzia.
“La legge è chiara – spiega l’assessore alla polizia municipale Giuseppe D’Aleo – chi occupa senza autorizzazione gli alloggi popolari, non ha diritto alla fornitura dei servizi. Le nostre segnalazioni sono continue e costanti. Le aziende devono mettersi in regola e provvedere ai distacchi. Già in passato, quando mi occupavo del settore urbanistica, sono state emesse sanzioni destinate alle aziende inadempienti per circa 300 mila euro”. Al momento, nella maggior parte dei casi, gli allacci continuano ad essere mantenuti.
Il bisogno di un’abitazione, soprattutto in questo periodo economico, spinge molte famiglie a tentare la sorte dell’occupazione, con tanto di denuncia.

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