Gela. “Nessuna chiamata dall’amministrazione comunale. Chi appoggia la giunta? Sbaglia due volte. Sostiene una gestione fallimentare e lo fa anche di nascosto”. L’ex deputato regionale Pino Federico, che ha ancora in mano le chiavi di Forza Italia cittadina, pare sempre più convinto della rotta d’opposizione seguita dal gruppo consiliare del partito e da lui chiaramente dettata. “Da quanto mi risulta – continua – il centrodestra non appoggia l’amministrazione comunale. La posizione di Forza Italia è netta. DiventeràBellissima? Hanno ribadito di non avere accordi con il sindaco. Per me, vale il patto sottoscritto quando venne presentata la seconda mozione di sfiducia. Tutto il centrodestra si è impegnato ad essere opposizione all’amministrazione comunale. Nessuno mi ha comunicato qualcosa di diverso né abbiamo fatto incontri per valutare possibili novità. In ogni caso, chi sosterrà la giunta non potrà stare nella nostra coalizione alle prossime amministrative”. L’ex deputato regionale, già da ora, alza lo steccato politico. Chi sta con la giunta non può stare nella coalizione di centrodestra, in vista della corsa a Palazzo di Città.
“Gestione fallimentare”. “Il sindaco sta dimostrando di non avere capacità amministrativa né peso politico – continua – la vicenda rifiuti è una vergogna che sta facendo sprofondare l’intera città. Se i soldi che arriveranno dal governo e dalla Regione per l’accordo di programma e l’area di crisi complessa sono quelli stabiliti al Ministero dello sviluppo economico, poco più di venti milioni di euro, sarà un fallimento completo. Il vicesindaco Simone Siciliano, sulla questione rifiuti, cerca di scaricare tutta la responsabilità sul consiglio comunale. Credo, invece, che l’unica colpa del consiglio sia stata quella di non aver votato la sfiducia a dicembre. Sarebbe stato un atto di responsabilità verso una città che soffre. Il porto? Invito l’amministrazione comunale a non prendersi meriti che proprio non ha. Quella procedura l’abbiamo riattivata quando ero presidente della provincia di Caltanissetta, insieme all’allora assessore Vincenzo Insalaco. Sembrava che tutti si fossero dimenticati di quel progetto, finito negli armadi della Regione”. Anche i forzisti, comunque, dovranno guardarsi in faccia, dopo le scintille degli scorsi giorni, in attesa di capire se i pilastri voluti da Federico possano subire contraccolpi, magari su decisione del coordinatore provinciale Michele Mancuso. “L’incontro annunciato da Mancuso, credo – conclude – si terrà quando si concluderanno i lavori all’Ars per la finanziaria, dato che proprio Mancuso è impegnato in aula. In ogni caso, siamo pronti al confronto e siamo tranquilli”.