Gela. I servizi del settore pubblico e privato starebbero snobbando la città. L’Inail da tre giorni di ricevimento sarebbe passata a due soli appuntamenti. L’Agenzia delle Entrate da anni sarebbe sotto dimensionata ingolfando, così, l’erogazione dei servizi.
Stessa cosa per la Camera di Commercio che continua ad essere retta da ex lavoratrici precarie. Rocco Giudice, consigliere comunale del partito democratico, esprime il proprio disappunto sui servizi erogati in città: “L’unica cosa che lo stato deve sopprimere, e non lo fa, è l’aria inquinata – afferma Giudice – per il resto Gela è svuotata ogni giorno. Se il settore pubblico snobba la nostra città – continua il consigliere comunale – e l’ultima vicenda riguarda la Soprintendenza e il serio rischio di trasferimento del personale che da decenni opera nella nostra città, non va meglio nel settore privato e mi riferisco al depotenziamento dell’Enel, della Telecom, alla qualità dei trasporti locali monopolio dell’Ast, alla scelta dei locali da parte di Poste Italiane”.
