Gela. L’emergenza finanziaria non può che avere ancora la priorità in municipio. Si attende che il rendiconto 2021, accompagnato da una relazione dei revisori dei conti tutt’altro che “conciliante”, arrivi in aula consiliare. Intanto, si dovrà lavorare al rendiconto 2022 e al bilancio di previsione. Il sindaco Lucio Greco, ieri ufficialmente ritornato a Palazzo di Città, ha posto tra le impellenze amministrative immediate la proroga per Ghelas. Quella in atto scade domani. Seppur la giunta sia stata impegnata nel tribolato dibattito in consiglio per l’acquisizione della Torre di Manfria, ha comunque avuto il tempo, in serata, di varare il provvedimento. La nuova proroga dovrebbe valere per almeno altri tre mesi, per poi capire come andare avanti. Arrivare ad un contratto a lungo termine, con le attuali condizioni finanziarie del municipio, non sembra un sentiero praticabile. Qualche spiraglio potrebbe aprirsi ma non c’è nulla di certo. La giunta e il manager Pietro Inferrera hanno voluto garantire qualche sicurezza in più ai lavoratori, che altrimenti si troverebbero a forte rischio. Martedì, l’amministratore della municipalizzata ha incontrato i sindacati, che a loro volta hanno intenzione di richiedere un tavolo con il primo cittadino, proprio per discutere del futuro dell’azienda. I revisori, nel parere al rendiconto 2021, hanno sollevato qualche ombra sulla possibilità che la multiservizi sia ancora un capitolo sostenibile per il municipio, toccato pesantemente dalla crisi.
In giornata, ci sono stati contatti tra Inferrera e il sindaco Lucio Greco, che lo scorso anno volle l’ingegnere alla guida dell’in house. Capire cosa accadrà nel prosieguo non è affatto semplice e l’amministratore non ha mai avuto interesse a questioni di poltrona. La proroga consentirà di andare avanti ma rimane tutta aperta la riflessione sui successivi passi da muovere a salvaguardia della società. Va anzitutto rinforzata a livello di organico così da coprire in maniera efficiente i servizi affidatigli dal municipio.