Ghelas, ancora gli sguardi interessati della politica ma oggi la priorità è la tenuta finanziaria
La politica guarda sempre con attenzione alla governance ma in questo momento il focus dovrebbe essere differente, nel tentativo di permettere un pieno equilibrio finanziario, indipendentemente dalle nomine e dalla “geografia” della rappresentanza
Gela. Tra le pieghe di un certo dibattito politico che si è riacceso negli ultimi giorni, non manca mai un capitolo, spesso molto sentito, quello della multiservizi Ghelas. L'azienda, da circa un anno affidata all'amministratore Guido Siragusa, progressivamente sta riprendendo una certa centralità nella visione gestionale del sindaco Di Stefano e della giunta. Nonostante le difficoltà di personale, le attività di manutenzione sono riprese in maniera costante e i ritmi sono assolutamente differenti rispetto a quelli del recente passato. L'amministrazione comunale conta sulla municipalizzata e la continuità data ai sei giardinieri, assunti mesi addietro a tempo determinato, ne è una conferma. Le polemiche, più o meno fondate, non mancano mai ma operatori e mezzi dell'in house sono assai più presenti in varie zone della città, sottoposte a manutenzioni e ad attività di pulizia. Quando il tasto è quello della multiservizi, la politica non trascura mai di farsi sentire. La nomima di un anno fa, formalizzata dall'ex sindaco Greco, spiazzò molti. L'allora primo cittadino si affidò a Siragusa, che ha una lunga esperienza politica e istituzionale, soprattutto sotto le insegne del Pd locale. I dem, come hanno abbondantemente confermato ieri (ma la loro linea era già piuttosto chiara sul tema), non si riconoscono affatto nella scelta che ricadde sull'attuale manager. Siragusa è iscritto al partito ma non ci fu alcuna loro richiesta circa la governance Ghelas. Lo hanno voluto ribadire, in un periodo di transizione ma non troppo: i democratici infatti hanno parlato nuovamente di rappresentanza interna alla maggioranza del sindaco e non intendono essere associati all'attuale manager dell'azienda. Siragusa, per ora, ha glissato e non ha rilasciato eventuali repliche. Il management aziendale, che gode di un certo riscontro tra le file dell'amministrazione comunale (il sindaco Di Stefano peraltro non pare intenzionato a metterlo in discussione), è invece assorbito non solo dalla programmazione degli interventi ma principalmente dagli aspetti finanziari. Queste saranno settimane decisive per il bilancio, che mesi addietro venne rinviato. Tra l'azienda e gli uffici comunali manca l'intesa su cifre consistenti, legate a gestioni del passato, che hanno spinto Siragusa a formalizzare azioni giudiziarie, per il recupero delle somme. Iniziative necessarie, per salvaguardare la società e, tra le altre cose, rispondere alle osservazioni della Corte dei Conti. L'amministratore, a quanto pare, vorrebbe chiudere il bilancio, con un accordo complessivo, che permettesse all'azienda di incassare i crediti dal Comune: per gli uffici della municipalizzata sono da ritenersi pienamente legittimi. Il sì dalle stanze di Palazzo di Città, fino a oggi, non è mai arrivato. Pare sia questo che preoccupa di più, dato che l'obiettivo del management è di chiudere lo strumento finanziario senza perdite, sulla scorta peraltro del nuovo contratto, che dopo anni ha visto finalmente la luce. La politica guarda sempre con attenzione alla governance e agli equilibri di rappresentanza ma in questo momento il focus dovrebbe essere differente, nel tentativo di permettere un pieno equilibrio finanziario, indipendentemente dalle nomine e dalla “geografia” della rappresentanza.
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