Gela. La mostra che ha avuto per mesi come pezzo forte i resti della nave greca, riemersi dai fondali gelesi, candidata ad uno dei riconoscimenti più importanti al mondo, il Global Fine Art Awards. Esperti e studiosi internazionali hanno scelto la mostra allestita a Forlì, inserendola nella ristretta rosa di quelle più importanti al mondo, tenutesi quest’anno. In totale, sono 118 gli eventi artistici selezionati, organizzati in 31 nazioni. La mostra che ha ripercorso il mito di Ulisse, attraverso il solco dell’antichità tracciato dai resti della nave greca, è ancora in corso a Forlì, ai Musei San Domenico (fino al 31 ottobre. La scorsa settimana, durante un incontro operativo tenutosi in città, il presidente della Regione Nello Musumeci ha spiegato che la nave arcaica rientrerà in città e in primavera si terrà una grande mostra, seguendo la traccia dell’Ulisse del museo di Forlì. “Dovremmo essere orgogliosi di questo prestigioso riconoscimento che valorizza la nave arcaica e diffonde la cultura del nostro territorio e delle nostre radici. La valorizzazione è una funzione sociale vitale che identifica le capacità di un territorio di testimoniare la propria eredità culturale e di farla vivere manifestandola a tutti i livelli pubblici, associativi, privati – dice il consigliere comunale Vincenzo Casciana – nei quali si articola la società civile. La valorizzazione dei nostri tesori archeologici è fondamentale per l’identità e lo sviluppo del territorio. Aver partecipato all’inaugurazione della mostra di Forlì ci ha regalato sensazioni uniche e irripetibili, le stesse che abbiamo provato a partecipare al recupero della nave e all’apertura delle casse nelle quali è stata custodita. E’ essenziale apporre quello che abbiamo, come presupposto per qualsiasi processo di sviluppo perché noi valiamo nel momento in cui riusciamo ad apprezzarlo”.
Casciana ha partecipato, anche da operatore del settore, alle attività di recupero e alle ricerche avviate da studiosi universitari nei fondali locali. Più volte, ha spinto per un impegno della politica regionale rispetto non solo al Museo del mare, ma soprattutto al ritorno dei resti della nave arcaica, che adesso dovrebbero essere patrimonio permanente della città. “La mostra di Forlì rappresenta l’inizio di un percorso già tracciato che in breve tempo porterà in città l’imbarcazione presso l’area archeologica di Bosco Littorio. E’ prevista inizialmente una struttura provvisoria in attesa della costruzione del Museo del mare, per una collocazione definitiva – conclude – un’esposizione che si attende da troppo tempo. Come Ulisse, la nave arcaica deve far ritorno nella sua Itaca. A noi tocca solo il compito di offrire al pubblico i patrimoni scoperti”.