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Gela, ritrovamento che ha cambiato tutto | Un contadino trovò qualcosa che nessuno si aspettava

Gela e la Madonna dell'Alemanna: scopri la leggenda del ritrovamento dell'icona bizantina che ha segnato la storia della città.

A cura di Redazione
10 giugno 2025 11:00
Gela, ritrovamento che ha cambiato tutto | Un contadino trovò qualcosa che nessuno si aspettava - Immagine di fantasia
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Nel cuore di Gela, una leggenda intrisa di fede e mistero ha segnato profondamente la storia della città. Nel XV secolo, un contadino, durante il lavoro nei campi, si imbatté in un'icona bizantina raffigurante la Madonna. Questo evento miracoloso portò alla costruzione del Santuario di Maria SS. dell'Alemanna e all'istituzione della Madonna come patrona della città. Ancora oggi, la festa dell'8 settembre celebra questo ritrovamento, unendo tradizione e devozione.

La leggenda del ritrovamento

Secondo la tradizione, intorno al 1450, un contadino stava arando i campi quando i suoi buoi si fermarono improvvisamente. Pensando a un ostacolo nel terreno, iniziò a scavare e scoprì una tavola dipinta raffigurante la Madonna con il Bambino. Al momento del ritrovamento, i buoi si inginocchiarono, interpretato come un segno divino. L'icona, di stile bizantino, era stata probabilmente nascosta dai Cavalieri Teutonici per proteggerla dalle incursioni saracene. Questo evento portò alla costruzione del Santuario di Maria SS. dell'Alemanna nel luogo del ritrovamento. 

La festa dell'8 settembre

Ogni anno, l'8 settembre, Gela celebra la festa della Madonna dell'Alemanna. Le celebrazioni iniziano con la messa solenne nella Chiesa Madre, seguita da una processione che attraversa le vie principali della città. Durante il corteo, si svolgono momenti significativi come la benedizione del mare e le soste simboliche in vari luoghi della città. La giornata si conclude con spettacoli pirotecnici sul mare, rendendo omaggio alla patrona che, secondo la tradizione, ha protetto Gela in momenti cruciali della sua storia.

Curiosità: la "saccaredda"

La Madonna dell'Alemanna è affettuosamente chiamata "Saccaredda" dai gelesi, termine che significa "acquaiola". Questo soprannome deriva dalla credenza popolare che la Madonna interceda per la pioggia, fondamentale per l'agricoltura locale. In passato, durante periodi di siccità, i fedeli organizzavano processioni e preghiere per invocare la sua intercessione, consolidando il suo ruolo di protettrice della città e delle sue risorse.

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