Gela. Ci siamo ufficialmente addentrati nella settimana che ci porterà allo scontro al vertice atteso da mesi fra Athletic Palermo e Gela. Da una parte abbiamo la capolista, fresca di successo esterno contro il Lascari Cefalù, fanalino di coda del girone strapazzato con un netto 3-0. Prestazione convincente dei nerorosa e gara mai in discussione. Stesso risultato per il Gela, che l’ha spuntata contro l’Accademia Trapani in un confronto spigoloso e aperto per 94 minuti. I biancazzurri infatti, con la mente proiettata a Terrasini con largo anticipo, hanno sciorinato una prestazione al di sotto delle aspettative e inferiore al livello a cui ci hanno abituati negli ultimi mesi. Nel secondo tempo è stato Vincenzi a metterla dentro da due passi. Per tutta la ripresa, poi, i biancazzurri hanno sofferto e in tribuna in molti hanno visto lo spettro del pareggio, come accaduto con San Vito e, soprattutto, con il San Giorgio Piana. Sul filo del rasoio, però, ci ha pensato Gigante a procurarsi un rigore, realizzato poi da Cocimano. Puntuale all’appuntamento con il gol, una manciata di istanti più tardi, Luca Savasta.
A prendersi la scena, però, è stato l’estremo difensore Federico Valenti. Alla seconda di fila da titolare vista l’elevata posta in palio di tutte le rimanenti gare da disputare, l’ex Licata ha salvato il Gela in più occasioni transennando la propria porta. Al 26’ è Oddo a cercare la conclusione. Un po’ imprecisa la mira ma Valenti, in tuffo, ha evitato che la palla potesse raggiungere i piedi di qualche avversario. Passa un quarto d’ora e Aggio, dopo un rimpallo, calcia a botta sicura ma è ancora il portiere favarese a dire di no ai trapanesi, nuovamente vicini al gol del vantaggio. A metà ripresa Campanella libera il tiro tentando di sorprendere Valenti ma poco da fare. Il numero uno biancazzurro è reattivo e prende anche questa. Tre punti messi in cassaforte, tre reti siglate ma il migliore del Gela è indubbiamente Federico Valenti, autore di una prova sontuosa.
“Ho fatto tanta gavetta, non vi nego che quando ero piccolo commettevo anch’io qualche errore ma crescendo si impara tanto – afferma Valenti – cerco sempre di dare il massimo e aiutare i miei compagni”.
Nonostante le indubbie qualità tecniche Valenti, che per tre anni di fila ha disputato il campionato di Serie D con Sancataldese e Licata, ha assaporato cosa significa stare in panchina. Questo, ovviamente, per permettere a mister Cacciola di schierare un solo under in mezzo al campo e sfruttare le doti del proprio “portierino”, Tomas Colace, autore di tante buone prestazioni. Da capire cosa sceglierà il tecnico biancazzurro in vista della gara più attesa della stagione ma la sensazione è che rivedremo in campo Valenti, che vanta più esperienza del classe 2006 argentino, talentuoso e di prospettiva ma pur sempre giovanissimo.
“Tomas è un portierino forte e che può crescere tanto. Quando gioca lui cerco sempre di aiutarlo e di dargli dei consigli – dichiara Valenti – noi tutti rispettiamo le scelte del mister. Se vogliamo arrivare all’obiettivo non è importante chi gioca ma tutto il contesto”.