Gela. Sono accusati di aver causato un danno ambientale disperdendo in atmosfera diversi gas, compreso il propilene, durante una serie di operazioni condotte a bordo di una nave portacontainer.
I gas dispersi in atmosfera. Così, davanti al giudice Manuela Matta, sono finiti in due. Si tratta del russo Anatoliss Kuznecovs e di Vincenzo Romeo, tra i più alti in grado nell’equipaggio di una portacontainer in transito lungo le coste locali. Gli accertamenti scattarono nel marzo di tre anni fa. Davanti alle contestazioni mosse dai magistrati della procura, lo stesso ministero dell’ambiente, per il tramite dell’avvocatura dello stato, ha già preannunciato di volersi costituire parte civile.
Il ministero parte civile. Il legale che rappresenta il ministero, l’avvocato Pierfrancesco La Spina, ha prodotto una serie di pronunce, compresa quella sul caso Eternit, che giustificherebbero la costituzione in giudizio. Una decisione in tal senso dovrebbe essere emessa nel corso della prossima udienza fissata per il 25 gennaio. I difensori di uno degli imputati, compreso l’avvocato Guglielmo Piazza, hanno già comunicato la volontà di messa alla prova per Vincenzo Romeo. Il sì del giudice è stato condizionato, comunque, dall’obbligo di risarcire il danno ambientale causato.