Furti in ospedale, rubati anche generi alimentari: fissata l’udienza preliminare

 
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I carabinieri collocarono telecamere nascoste

Gela. Le indagini sono state chiuse ad aprile, toccando trentasei coinvolti. Sono tutti accusati di aver rubato in ospedale. L’inchiesta, coordinata dai pm della procura e condotta dai carabinieri del nucleo operativo, si concentrò soprattutto su presunti furti di alimenti e di altri materiali, portati via dalla mensa e dalle cucine del nosocomio. Nell’arco di due mesi, vennero accertati almeno cinquecento episodi. E’ stata fissata l’udienza preliminare. Il prossimo febbraio i coinvolti dovranno presentarsi dal gup. Si tratta di operatori dell’azienda esterna che aveva ottenuto gli affidamenti per i servizi nella mensa, ma anche di operatori sanitari. Non furono autorizzate misure cautelari. Tutti i coinvolti hanno atteso le determinazioni dei magistrati, senza restrizioni. Tra le altre contestazioni, il fatto che nelle cucine non venissero rispettate le misure igienico-sanitarie. Alcuni dipendenti della ditta esterna vennero ripresi mentre orinavano in uno degli spazi della cucina.

I carabinieri piazzarono telecamere nascoste, riscontrando i furti e immortalando diversi operatori che spesso si allontanavano con sacchi, al cui interno pare nascondessero alimenti e altra refurtiva. Spesso venivano poi caricati sulle vetture. Le difese, anche in fase di riesame, hanno più volte ridimensionato i fatti, escludendo che si sia trattato di furti. Sarà il gup a valutare la richiesta di rinvio a giudizio, avanzata dai pm della procura.

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