Gela. Avrebbero rubato gasolio da pozzi Enimed, in zone rurali della città. Tre coinvolti, a maggio, sono stati raggiunti da misure di custodia cautelare. Prima gli arresti domiciliari, poi sostituiti dall’obbligo di dimora. Gli investigatori e i pm sono certi che abbiano messo le mani nei furti e ora nei loro confronti è stato disposto il giudizio immediato. Avrebbero avuto la possibilità di accedere a siti, sparsi sul territorio e in alcuni casi pare anche dismessi. Il gasolio sottratto sarebbe poi stato portato via con un mezzo da lavoro. L’indagine è andata avanti sull’asse Gela-Ragusa. Anche in territorio ibleo ci sono stati controlli condotti dai militari della guardia di finanza. Il gip aveva convalidato gli arresti, subito dopo le misure eseguite dai finanzieri. Gli investigatori farebbero molto affidamento sul contenuto di alcune intercettazioni, che confermerebbero il giro di furti e la riconducibilità ai tre.
Non ci sono indicazioni certe sui quantitativi di gasolio sottratti, ma l’indagine sarebbe subito arrivata ai tre, che ne dovranno rispondere davanti al giudice. Sono difesi dagli avvocati Carmelo Tuccio, Filippo Spina e Giovanni Cannizzaro.