Gela. Non si è nascosto ed era presente in municipio, al momento della presentazione delle liste di “Alleanza per Gela” del candidato a sindaco Salvatore Scerra. Il primo cittadino di Niscemi Massimiliano Conti è uno dei grandi sponsor politici del progetto del consigliere comunale, che tenta la carta di una coalizione fuori dall’ortodossia dei partiti. Conti si rivede in Scerra e il consigliere comunale ha più volte dimostrato vicinanza al primo cittadino niscemese. Entrambi sono ferventi sostenitori del “radicamento territoriale”. “Se c’è una visione delle cose da fare per la città – dice Conti – si può amministrare bene sia nei partiti sia fuori dai partiti, con liste civiche. Per amministrare bene non serve l’etichetta. Scerra ha forte determinazione. E’ vincente perché è radicato nel tessuto della città e ha un rapporto con la gente, da sempre, e non solo adesso in campagna elettorale”. Il legame politico tra il primo cittadino niscemese e il candidato a sindaco di “Alleanza per Gela” è maturato nel tempo. Man mano si è concretizzato: anche gli equilibri attuali dell’Unione dei Comuni sono in larga parte frutto di mosse condivise di esponenti che non sono nei partiti d’area ma si rivedono certamente nel centrodestra. “Scerra può governare la città senza partiti – aggiunge Conti – è chiaro che un confronto successivo dovrà esserci. Io non sono in un partito ma governo insieme ad esponenti di partito. Penso che l’amore a la passione per la propria città valgano più di tutto”. Una vittoria di Scerra potrebbe dare linfa ai non allineati, quelli che nei partiti non ci sono seppur abbiano un peso rilevante a livello locale.
“Con Scerra, ne sono convinto, Gela può ritrovare l’orgoglio – conclude Conti che a Niscemi è al suo secondo mandato – è una città importante per tutti i Comuni del circondario. Deve rinascere pure l’ospedale “Vittorio Emanuele”, essenziale per tutto il territorio. Scerra ha capacità e ha una visione di ciò che bisogna fare. Il nostro supporto non mancherà mai. Il sindaco Greco dice che la politica locale è in crisi? Non mi pare, Gela ha avuto il problema di caratterizzarsi per toni fin troppo personalistici e devo dire agitati. Progetti come quello radicato sul territorio invece sono riprova che non c’è una crisi della politica, se fatta per la città”. Il modello fuori dai partiti verrà messo alla prova delle urne, anche in città.
Conti farebbe bene a governare la sua Niscemi e non faccia il Napoleone a Gela.
Vada a cercarsi gli sponsor per salvare il dissesto della sua Niscemi.