Gela. L’accusa era pesante, aver spacciato droga all’interno di un istituto superiore della città. Un compagno di classe venne colto da malore, dopo aver assunto hashish nei bagni dell’istituto. Il minore accusato di aver ceduto il “fumo” però è stato assolto. Non ci sono elementi per provare che l’hashish al compagno l’avesse venduto lui. Anche nel corso delle indagini, come sottolineato dal difensore, l’avvocato Sebastiano Pizzardi, non sono stati raccolti elementi che potessero collegare quanto accaduto allo studente ad un’eventuale cessione di droga da parte dell’imputato. Il giovane, in aula, ha ribadito la sua totale estraneità ai fatti. Era accusato anche di aver provocato il malore.
Nelle conclusioni che il difensore ha presentato al giudice del tribunale dei minori di Caltanissetta, sono state richiamate le deposizioni sia di altri studenti che degli insegnanti. Non sono emersi richiami all’imputato. Un’evidenza che ha spinto il pubblico ministero a chiederne l’assoluzione. Il giudice, accogliendo in pieno la tesi difensiva, ha prosciolto il minore.
