Gela. Un passo concreto in avanti per la riapertura dello stadio Vincenzo Presti. E’ nero su bianco la convenzione tra il Comune e la facoltà di Ingegneria di Catania, chiamata a fornire relazione e certificazione antisismica sulla struttura di via Niscemi (tribuna in primis). Questa mattina nel corso di una conferenza stampa il commissario straordinario Rosario Arena ha fornito i dettagli dell’accordo con la facoltà di Catania. La spesa prevista in bilancio è di 40 mila euro, la metà delle quali andrà all’ateneo etneo e la restante parte al professionista incaricato, ovvero l’ingegnere Russo.
L’obiettivo, adesso concreto, è di riaprire quantomeno lo stadio entro il 13 gennaio, data in cui il Gela tornerà a giocare in casa al Presti per un doppio turno casalingo.
“Fino a questa mattina ho sollecitato il tecnico incaricato affinchè faccia tutto quello che serve per rilasciarmi questa relazione – ha detto Arena – e soprattutto prima del 13 gennaio, in modo tale che la commissione pubblici spettacoli renda fruibile curva e gradinata. A me interessa che venga messo nero su bianco il fatto che la tribuna coperta pur collassando non intacchi gli spogliatoi”.
Sulla tribuna i tempi sono più lunghi.
“Dipende dalla certificazione antisismica – aggiunge – se sarà necessario apriremo un cantiere con fondi che l’assessore regionale Pappalardo ci ha garantito ma questa storia dello stadio chiuso deve finire una volta per tutte. La società ha mille ragioni così come i tifosi e tutti i giorni mi adopero affinchè si possa accelerare i tempi. Conto di fare tutto entro il 13 gennaio, nella peggiore delle ipotesi entro il 20 avremo lo stadio quantomeno parzialmente aperto”.