Gela. Lunedì pomeriggio, il consiglio dell’Unione dei Comuni si riunirà per ripartire sostanzialmente dall’inizio. In aula consiliare, a Palazzo di Città, bisognerà eleggere il presidente. Scelta obbligata a seguito delle dimissioni del forzista Carlo Romano, che ha anche comunicato l’assenza dalla lista per le prossime amministrative: non si ricandiderà. Il consiglio dell’Unione, insediatosi circa un anno fa per dare impulso, anche politico, al ciclo dei finanziamenti 2021-2027, ad oggi non è mai entrato veramente nel vivo, limitandosi a poche sedute e senza neanche aver varato la strategia per i progetti da presentare. La nuova programmazione, con l’area urbana funzionale, concentra risorse ingenti per i tre enti dell’Unione, Gela, Niscemi e Butera. “L’area urbana funzionale si è fermata perché l’amministrazione comunale di Gela non funziona”, ha detto ieri sera il presidente dell’assise civica di Butera, Emilio Tallarita. E’ intervenuto nel corso dell’iniziativa organizzata per ufficializzare il supporto di “Noi moderati” al candidato a sindaco Salvatore Scerra. Proprio a Scerra ha suggerito di non trascurare il capitolo dell’Unione dei Comuni, struttura attraverso la quale i tre enti dovrebbero traghettare verso i finanziamenti.
Neppure la Regione, ad oggi, si è dimostrata così celere sul tema. L’Unione, al momento, manca di una vera e propria struttura burocratica che possa assicurare la piena attivazione di tutti gli iter. C’è stata l’adesione all’avviso per l’inquadramento di dieci professionisti esterni che dovranno occuparsi esclusivamente di questo versante. Soprattutto il municipio gelese, capofila, non ha personale a sufficienza per destinarlo solo ai progetti della nuova programmazione.