Gela. Il consiglio dell’Unione dei Comuni riparte sostanzialmente da zero. L’organo politico che dovrebbe dettare l’indirizzo da seguire sui finanziamenti del nuovo ciclo 2021-2027, costituito lo scorso anno, lunedì prossimo riprenderà da dove aveva iniziato: l’elezione del presidente. Di recente, il forzista Carlo Romano, che ha già comunicato che non correrà alle amministrative, ha presentato le dimissioni, “irrevocabili”. Ragioni di carattere “personale” lo hanno convinto a lasciare la presidenza. Così, il vice Rosario Meli ha inoltrato una comunicazione per tenere una seduta, lunedì pomeriggio a Palazzo di Città. Del consiglio dell’Unione fanno parte consiglieri comunali di Gela, Niscemi e Butera (tre per ciascuna assise civica). Lo scorso anno, prevalse una sorta di patto non scritto tra forze di centrodestra che condusse all’elezione di Romano. Da allora, però, anche a causa di notevoli incertezze della Regione, il passo per il nuovo ciclo dei finanziamenti non è stato per nulla celere. In municipio si attende una convocazione da Palermo, per l’accordo di programma da sottoscrivere. Gela è capofila dell’Unione, che trae spunto dall’esperienza di “Agenda Urbana”, partita di gran lena ma che alla fine si è arenata senza giungere a tutte le gare per i lavori. Il nuovo ciclo dei finanziamenti, attraverso l’area urbana funzionale, può assicurare risorse ingenti ai tre Comuni. Bisognerà però concretizzare i progetti e anzitutto metterli nero su bianco. A coordinare, sul piano tecnico e burocratico, c’è il dirigente Antonino Collura. Attualmente, l’Unione dei Comuni è però una sorta di scatola vuota, senza personale che possa occuparsene a tempo pieno. Per questa ragione, c’è stata l’adesione all’avviso del governo nazionale per contrattualizzare dieci professionisti esterni che possano dare priorità quasi esclusiva a tutta la fase istruttoria e ai rapporti con gli enti e con la Regione.
L’elezione del nuovo presidente arriva mentre il consiglio comunale gelese è allo sciogliete le righe, verso le amministrative di inizio giugno. Toccherà soprattutto alla nuova amministrazione cercare di non perdere di vista capitoli che possono assicurare fondi ingenti per progetti. Con il dissesto del municipio, sarà una delle poche vie utili da percorrere per pervenire agli stanziamenti.