Gela. “Siamo in serena attesa. Abbiamo solo chiesto con lealtà quello che c’era da chiedere e ci è stata data piena garanzia”. Il deputato regionale Michele Mancuso fa capire che Forza Italia, in queste settimane di forte instabilità interna alla giunta Greco, aspetta un segnale dall’avvocato. “Noi dialoghiamo con il sindaco e con la parte sana della maggioranza, che si confronta per il bene della città e per le esigenze più importanti del territorio, senza fare la sponda alle opposizioni – dice – speriamo che il sindaco metta fine prima possibile a tutte queste vicende di giunta e assessorati”. Al deputato regionale forzista, che due anni fa ha voluto sostenere l’alleanza “arcobaleno” di Greco, chiaramente non sono sfuggite le ultime vicissitudini interne. Il fronte “civico”, con i consiglieri più vicini alla linea di Greco, ha messo in forte dubbio non solo la fondatezza politica del secondo assessorato azzurro ma anche la lealtà alla causa dei berlusconiani. Le dichiarazioni dell’assessore Nadia Gnoffo e la risposta piccata del gruppo di “Un’Altra Gela”, sono segnale di una certa escalation della crisi. Per i “lealisti” di Greco, prima di tutto bisogna testare la tenuta della maggioranza, senza accelerare sul secondo assessore forzista. “Leali? Credo che il sindaco sia l’unico a poter verificare se Forza Italia è stata leale. Noi siamo stati più che leali. Non so perché altri alleati sollevino questi dubbi – aggiunge Mancuso – forse perché sanno che non riusciranno a raggiungere l’obiettivo politico che ci è stato garantito dal sindaco e probabilmente vogliono impedirlo anche a noi. Aspettiamo la decisione, anche perché non c’era un termine preciso, non ci siamo dati un giorno o una settimana. Certo, la decisione non potrà arrivare fra tre anni”. Il deputato regionale, che al di là di qualche incidente di percorso, l’appoggio al sindaco l’ha sempre assicurato, sembra anche piuttosto risoluto nel prevedere un eventuale piano B, che poi farebbe venire meno una delle basi del patto elettorale del 2019. I forzisti, se Greco non dovesse dare seguito agli impegni, valuteranno tutte le soluzioni, anche quella dell’addio.
“L’extrema ratio? Non sarò di certo io a decidere cosa accadrà se il sindaco non dovesse dare seguito agli impegni – conclude Mancuso – riuniremo il partito e i consiglieri e si deciderà insieme, come abbiamo sempre fatto, anche prima di questa situazione”. Mancuso e i suoi, che attendono da settimane un riscontro, mettono tutte le carte sul tavolo, anche quella che dopo poco più di due anni li porterebbe a prendere le distanze dal sindaco. Qualora accadesse, verrebbe meno anche l’altro pilatro che inizialmente supportò l’alleanza dell’avvocato. Con il Pd uscito lo scorso anno, Greco si troverebbe anche senza Forza Italia.