Gela. I forzisti avevano bisogno di mettere le cose in chiaro. La nomina del neo assessore Giuseppe Licata, arrivato da Messinese con il sostegno di “amici” sia di centrodestra sia di centrosinistra, negli ultimi giorni ha inasprito animi già poco inclini alla “pace”. Dietro all’operazione di Licata in giunta, come ha confermato lui stesso, c’è pure il forzista Raffaele Carfì. Il dirigente provinciale ha però precisato che il sostegno al nuovo assessore “non c’entra niente con il partito”. Questa sera, il coordinatore provinciale Michele Mancuso ha radunato i suoi in città. Carfì, da anni ormai, è molto vicino proprio al deputato regionale e quanto accaduto ha prodotto non poche incomprensioni tra i berlusconiani locali. Il confronto è andato avanti per diverse ore. Da quanto emerge, Forza Italia esce con una posizione unitaria. Gli azzurri sosterranno la mozione di sfiducia al sindaco Domenico Messinese. Una scelta perorata dalla deputata nazionale Giusi Bartolozzi, che ha partecipato al vertice, e condivisa da Mancuso. Non è da escludere che il deputato all’Ars e il gruppo consiliare di Forza Italia possano presentarsi in conferenza stampa, forse la prossima settimana, proprio per ribadire il concetto. Non una Forza Italia in giunta, ma un partito invece che vuole mettere fine anticipatamente all’esperienza amministrativa del sindaco.
Il gruppo consiliare si è già messo alla testa del fronte eterogeneo che sta spingendo per andare in aula con la terza mozione di sfiducia. Il capogruppo Salvatore Scerra (da quanto trapela anche lui presente all’incontro) l’ha detto mercoledì sera in assise civica. “Non mi piacciono i trasformisti dell’ultima ora”, ribadendo che l’assessore Licata non rappresenta Forza Italia, invece pronta a sfiduciare Messinese e la giunta quater. Al vertice di questa sera, si sono visti Pino Federico e Lucio Greco, che alle amministrative di tre anni guidò Un’Altra Gela. Talmente urgente il “chiarimento” politico da mettere quasi in secondo piano la nomina del nuovo coordinatore cittadino, dopo l’azzeramento degli scorsi mesi. Gli azzurri hanno deciso di aspettare, ma dovrebbero adottare un metodo condiviso per individuare il successore di Emanuele Maniscalco. Da ambienti forzisti, inoltre, emerge che nel corso del vertice qualche esponente abbia chiesto le dimissioni di Raffaele Carfì. Forse, il suo sostegno a Licata non è stato gradito, almeno da una parte dei forzisti locali.
Oltre che messinese e doveroso sfiduciare anche il vostro neo assessore voltagabbana ma sopratutto voi stessi. E se teniamo conto delle origini del partito a cui appartenete il medesimo stesso