Fermento fuori dai partiti, Di Stefano tesse "Spazio civico": primi sì a "Progetto civico Italia"
Cercano di far maturare una grammatica politica che ancora una volta parte dai territori e tenterà di mettere numeri, probabilmente per misurarsi alle prossime regionali, magari iniziando a farsi sentire da subito nelle amministrazioni comunali
Gela. I mesi che vanno verso la fine dell'anno si prospettano intensi e amministrativamente cruciali per il sindaco Terenziano Di Stefano e per il suo “modello Gela”. Dal bilancio stabilmente riequilibrato passa la programmazione successiva e in parte una certa visione politica. Nelle prossime settimane, primo cittadino e maggioranza potrebbero avere uno strumento finanziario approvato e quindi un pesante fardello in meno, nella strada verso il superamento del dissesto. I capitoli però sono tanti, anche politici. E' l'area civica che in questa fase, in città così come nel resto del territorio, pare terreno fertile per costruire. Di Stefano e il gruppo di “Una Buona Idea” lo intuirono anni addietro e le amministrative del 2024 gli hanno dato ragione. Fuori dai partiti, come abbiamo più volte riferito, si sta sviluppando una rete che punta anzitutto a diventare estesa nei Comuni della provincia, guardando già ad altre zone. Il sindaco Di Stefano, forte dell'elezione alla presidenza dell'Assemblea territoriale idrica che ha compensato la sconfitta delle provinciali, è impegnato in prima linea. In giornata, ha avuto diversi incontri in vari comuni, anche nel Vallone. “Spazio civico”, l'entità fuori dai partiti che raggruppa tante esperienze territoriali, compresa quella di “Una Buona Idea”, è pronto per essere varato ufficialmente. Le interlocuzioni e le intese non mancano e i civici vogliono stare in un contesto di coalizione, soprattutto in area centrosinistra, al pari dei partiti, così come avviene nel “modello Gela”. Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola ha spiegato che per i civici ci sarà ampio margine nel tavolo regionale dell'alternativa al governo Schifani. Lo scorso fine settimana, il sindaco ha chiamato a raccolta tutte le forze che lo sostengono e quelle che si rivedono nell'alternativa, anche se non mancano i tasselli da fissare con maggiore attenzione. I civici hanno ormai focalizzato la rete fuori dai partiti come humus essenziale che gli può permettere di muoversi con maggiore agilità politica. Del resto, un primo tentativo era stato messo in campo durante le provinciali, nonostante il centrodestra, seppur spaccato, alla fine sia riuscito a prevalere. Il dialogo, in quei mesi, era decisamente ben avviato. Nella dimensione civica, sul territorio, c'è chi vuole costruire. Lo stanno facendo i tanti pezzi di “Spazio civico”, sotto l'egida del sindaco Di Stefano, e si affaccia pure “Progetto civico Italia”, soggetto lanciato da Alessandro Onorato, attuale assessore del Comune di Roma, e appena abbracciato, sull'isola, tra gli altri, dal parlamentare regionale Ismaele La Vardera, fondatore di “Controcorrente”. Alla presentazione del coordinamento siciliano, c'erano esponenti del territorio provinciale, dal consigliere comunale di Caltanissetta e del Libero Consorzio, Annalisa Petitto (di “Area civica”), e fino a Massimo Arena, con una lunga militanza nel Pd nisseno, del quale è stato pure presidente. Entrambi hanno più volte dialogato con Di Stefano e con il contesto civico che rappresenta. Petitto lo ha sostenuto alla provinciali, insieme al suo gruppo, e Arena, con il Pd, lo ha supportato lo scorso anno alle amministrativa e nel governo cittadino. Un ex dirigente siciliano proprio del Pd, Carmelo Miceli, è stato designato coordinatore sull'isola di “Progetto civico Italia”, che guarda in prevalenza ai tanti amministratori locali e a mettere insieme “quelli abituati ad agire, a far seguire i fatti alle parole”, ha spiegato Onorato. Chi non è sotto le bandiere di partito e quelli che man mano si sono allontanati dalle segreterie ufficiali, cercano di far maturare una grammatica politica che ancora una volta parte dai territori e tenterà di mettere numeri, probabilmente per misurarsi alle prossime regionali, magari iniziando a farsi sentire da subito nelle amministrazioni comunali.
In foto il sindaco Terenziano Di Stefano e il consigliere nisseno Annalisa Petitto
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