Gela. Un’aggressione a colpi di taglierino tra le stanze dell’ufficio del lavoro. Verifiche sullo stato mentale. Quattro anni fa, per quei fatti, venne arrestato il disoccupato Salvatore Argintieri che, adesso, si trova sotto processo davanti al giudice Chiara Raffiotta. I suoi legali di fiducia, gli avvocati Giuseppe Simonetti e Samantha Rinaldo, hanno chiesto un’integrazione alla perizia psichiatrica. Vogliono capire se il trentasettenne sia capace di poter partecipare al processo e, soprattutto, se sussista la sua pericolosità sociale. Una richiesta in tal senso è stata inoltrata proprio al giudice Raffiotta che ha scelto di nominare un nuovo perito. Sarà l’esperto a valutare le condizioni mentali dell’imputato. Argintieri, durante l’incursione tra gli uffici, ferì alcuni impiegati che si sono costituiti parte civile con l’avvocato Salvo Macrì. L’esito delle nuove verifiche verrà reso noto all’udienza del prossimo 7 luglio. La rabbia dell’imputato sarebbe esplosa a causa dell’assenza di un operatore che gli avrebbe dovuto fornire alcune informazioni.