Fase 2: Scerra Sì col dubbio Mpa, Incardona No. Mal di pancia nel Pd

 
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Gela. Scerra Sì, ma con l’incognita dell’ingresso annunciato nell’Mpa, Incardona No e Sammito in Pole position alla prossima occasione utile che si presenterà, mentre il Pd che si prepara a fare le barricate per l’ingresso dell’ex candidato a sindaco di Alleanza per Gela, si appresta a fare i conti con alcuni mal di pancia interni rispetto a chi dovrà prendere il posto dell’uscente Arancio.

Se volessimo fare una sintesi della imminente Fase 2 che verrà avviata dall’amministrazione all’indomani dell’otto settembre, data in cui il sindaco dovrebbe radunare i partiti e i movimenti della sua Amministrazione per fare il punto sul primo vero mini rimpasto di Giunta, questo potrebbe essere il quadro attuale.

Si parte dalle posizioni in uscita, quella certa di Giuseppe Arancio, che lo aveva già preannunciato al momento dell’insediamento, e quella ancora in dubbio di un secondo assessore che, secondo i rumors di palazzo, dovrebbe essere l’attuale reggente dello Sport, Turismo e Spettacolo Giuseppe Favitta.

Non appena le dimissioni dei due assessori saranno formalizzate, il primo cittadino procederà con il confronto con gli alleati.

Sembra pressoché certo l’ingresso di Salvatore Scerra in Giunta. Un accordo già siglato dal famoso abbraccio del giorno del ballottaggio che porterebbe l’ex candidato a sindaco ad entrare in Giunta al posto probabilmente di Giuseppa Favitta. I giochi sembrerebbero fatti ma c’è un ostacolo da superare. Scerra sembra infatti proiettato verso l’ingresso ufficiale nell’Mpa nel prossimo congresso di settembre. Il matrimonio con Lombardo e l’eventuale ingresso in Giunta però porterebbe gli Autonomisti, che alle elezioni non superarono la soglia di sbarramento, ad avere ben due assessori in Giunta, l’attuale reggente dei servizi sociali Valeria Caci e lo stesso Scerra, autonomista redivivo. Uno squilibrio di poltrone che avrebbe già messo sul chi vive il Pd che percentualmente rivendica il peso maggiore nella compagine di Governo, forte dei suoi numeri in consiglio.

Nel Pd intanto ci sarebbe un po’ di maretta interna, l’uscita di Arancio libera una casella in Giunta che verrà comunque ricoperta dai dem, ma sulla scelta del successore dell’ex parlamentare Ars il partito non sembra sulla stessa linea, da una parte l’attuale consigliere comunale Giuseppe Fava che scalpita per entrare in Giunta e dall’altra una parte di partito che spingerebbe per l’ingresso anticipato in Amministrazione di Peppe Di Cristina, in predicato di diventare assessore a gennaio.

Risolti i due nodi Mpa e Pd, per questa fase 2 non si prevedono altri nuovi ingressi a sorpresa. Assolutamente da escludere ad esempio un eventuale incarico a Salvatore Incardona, nonostante le voci circolate in questi giorni, mentre per gennaio potrebbe aprirsi una casella per l’ex Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Sammito che, candidato inizialmente a sostegno di Scerra, al turno di ballottaggio si schierò apertamente con Di Stefano.

Su questo lo stesso primo cittadino, che nei giorni scorsi ha incassato un sostanziale sostegno del M5S per bocca del coordinatore regionale Nuccio Di Paola, è molto chiaro, dentro solo chi ci ha messo la faccia e ha collaborato al progetto.

La fase 2, dunque è appena all’inizio e potrebbe creare qualche piccola crepa alla tenuta della Triade di Governo. Tutta l’alleanza di Di Stefano è chiamata trovare le frequenze politiche giuste per evitare però che le crepe diventino spaccature insanabili.

 

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