“Exitus”, i rapporti con Rinzivillo: pg ha chiesto la conferma della condanna per Ferrara

 
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Gela. La procura generale ha chiesto la conferma della condanna imposta in primo grado all’avvocato Grazio Ferrara. Il collegio penale del tribunale di Gela definì l’entità della pena in sei anni e otto mesi di reclusione. Il professionista, coinvolto nell’inchiesta antimafia “Exitus”, è accusato di concorso esterno, ritenuto vicino al boss Salvatore Rinzivillo, attualmente ristretto sotto regime di 41 bis. Nel procedimento di appello, la difesa di Ferrara, sostenuta dal legale Giacomo Ventura, ha ottenuto l’esame di un testimone, che ha escluso di conoscere l’imputato. Per la procura generale, però, il quadro accusatorio è da confermare. Secondo le contestazioni, Ferrara avrebbe fatto da tramite per conto di Rinzivillo, soprattutto dopo l’arresto del boss fermato nell’ambito del blitz “Extra fines-Druso”. Una ricostruzione che la difesa, anche in appello, ha escluso. Per diverse ore, il difensore ha esplicato le ragioni che non consentirebbero di ritenere che l’imputato abbia fatto da riferimento per Rinzivillo.

Si sarebbe trattato, secondo la difesa, solo di un rapporto professionale, dato che Ferrara fu difensore di fiducia del boss. Gli investigatori della Dda nissena hanno monitorato incontri e trasferte, con Ferrara insieme proprio a Rinzivillo. La decisione della Corte d’appello di Caltanissetta dovrebbe arrivare a fine gennaio.

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