Estate 2025: tra riscoperta dell’isola, viaggi italiani e sogni d’oriente

si registra una crescente curiosità verso destinazioni alternative con una sorprendente preferenza per l’Asia. Intanto, mentre le crociere vivono una stagione particolarmente positiva, le lunghe tratte americane vengono snobbate.

11 luglio 2025 12:00
Estate 2025:  tra riscoperta dell’isola, viaggi italiani e sogni d’oriente -
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Gela. L’Estate 2025 ci racconta di una Sicilia ancora amata, ma non immune alle dinamiche di mercato e alla crescente esigenza di equilibrio tra qualità e prezzo. I siciliani si confermano viaggiatori curiosi e selettivi: premiano l’autenticità, evitano i circuiti inflazionati e guardano sempre più spesso oltre i confini regionali – e talvolta nazionali – in cerca di esperienze che li arricchiscano davvero.

Il 44% dei siciliani ha scelto di restare nella propria terra per l’estate 2025, confermando il fascino intramontabile dell’isola. I borghi dell’entroterra registrano un’impennata di presenze, grazie a un’offerta che intreccia cultura, gastronomia e paesaggi incontaminati.Le Madonie, i Nebrodi e la Val di Noto sono le nuove “regine” del turismo interno, accanto alle intramontabili Taormina, Ortigia, Scala dei Turchi e alle isole minori come Eolie ed Egadi. 

Tuttavia, molti siciliani iniziano a percepire la loro terra come una meta sempre più cara, spesso più costosa di un viaggio fuori regione. Prezzi elevati e servizi non sempre all’altezza spingono alcuni a guardare altrove.
Il 2025 segna un ritorno massiccio alle crociere. I porti di Palermo e Messina, ma anche Catania, vedono salpare ogni settimana migliaia di turisti. La formula “tutto incluso”, la varietà di destinazioni mediterranee e l’accessibilità economica rendono le crociere la soluzione perfetta per chi cerca una vacanza organizzata, ma ricca di esperienze.
Deludente, invece, l’interesse verso le tratte a lungo raggio verso gli Stati Uniti, nonostante le comodità logistiche: i voli diretti da Catania e Palermo non bastano a convincere i viaggiatori. I motivi? Le tensioni internazionali, i costi elevati e l’incertezza generale frenano la voglia d’oltreoceano.

Sorprende la forte attrazione verso l’Asia, soprattutto tra i viaggiatori più giovani e cosmopoliti. Cina, Giappone, Thailandia e Indonesia entrano prepotentemente nei radar dei siciliani, grazie a offerte competitive e al fascino di culture lontane ma sempre più accessibili.
Il boom di contenuti social su queste mete, unito a un crescente interesse per esperienze spirituali, naturalistiche o culinarie uniche, sta trasformando l’Asia in una delle principali ambizioni di viaggio per l’autunno e il 2026.

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