Gela. Il mistero rimane. In via Canada, nel quartiere Giardinelli, l’eccessiva esalazione di gas ha creato panico tra i residenti della zona. Era già successo nel maggio del 2009 e il problema si è ripresentato. Cosa accade nel sottosuolo di via Canada?
Se lo chiedono i vigili del fuoco, ma anche i tecnici comunali e quelli dell’Italgas, chiamati a indagare. Si lavora da due giorni, ovvero da mercoledì sera, quando i cittadini hanno chiamato i vigili del fuoco per segnalare l’acre e insopportabile puzza di gas che proveniva dall’asfalto e non dal vicino petrolchimico. La strada è stata transennata dai vigili del fuoco. Sono stati ispezionati i tombini della fogna e tutti i tubi che trasportano metano.
Due anni fa accadde un fenomeno che è rimasto indecifrabile. Cinque chiusini in ghisa saltarono in aria come tappi di spumante. Pompieri specializzati giunti da Caltanissetta e la società Italgas svolsero indagini lungo la condotta fognaria e metanifera. Venne confermata la presenza di una sacca di depressione che avrebbe provocato la combustione e la conseguente esplosione dei tombini. Non solo. Si disse che una ditta specializzata avrebbe fornito solventi per evitare la formazione di questa miscela pericolosa, ma a distanza di due anni il fenomeno si è ripetuto.
I report ufficiali sono stati anche notificati per copia in Procura. I tecnici hanno chiesto al Comune la planimetria della condotta fognariae quella metanifera. Ogni due anni circa si verifica una eccessiva esalazione di gas, la cui causa è sempre rimasta sconosciuta.
