Gela. E’ ritenuto dagli investigatori una delle pedine fondamentali dei gruppi di cosa nostra al nord: adesso, Angelo Bernascone è stato riammesso al programma di protezione dei collaboratori di giustizia.
Per questa ragione, la sua audizione, già programmata davanti alla corte presieduta dal giudice Lirio Conti, è stata rinviata. La comunicazione è giunta dal pubblico ministero Gabriele Paci.
L’esame di Angelo Bernascone era stato programmato nell’ambito di uno dei tronconi della maxi inchiesta anti mafia “Tagli pregiati”. Lo stesso Bernascone, già qualche anno fa, aveva deciso di collaborare con i magistrati che avevano ricostruito il suo ruolo centrale di ambasciatore al nord degli interessi dei gruppi di cosa nostra.
Nel proseguo dell’esperienza, però, sarebbero emerse troppe incongruenze: al punto da spingerlo a rinunciare davanti ai dubbi espressi dagli inquirenti.
Adesso, le sue dichiarazioni sono state rivalutate. Per questa ragione, sono scattate le misure di sicurezza previste dallo speciale programma per i collaboratori di giustizia. Angelo Bernascone dovrebbe essere sentito dalla corte presieduta dal giudice Lirio Conti, affiancato da Luca Solaini e Fabrizio Molinari, il prossimo 19 giugno.