Gela. Un tavolo di “vere anime” di centrodestra, per ricostruire un’alleanza, anche nell’ottica delle prossime scadenze elettorali. L’indipendente Vincenzo Cascino è convinto che allo stato attuale stia prevalendo una grande “confusione”. Da sempre vicino all’area della destra locale e spesso referente politico dell’attuale presidente della Regione Nello Musumeci, alle amministrative di due anni fa ha deciso di appoggiare il progetto dell’avvocato Lucio Greco ed è stato eletto nella lista sponsorizzata anche dal deputato regionale forzista Michele Mancuso. Quelle amministrative hanno di fatto spaccato il centrodestra. Gruppi come Lega e Fratelli d’Italia sono all’opposizione della giunta, mentre forzisti e Udc ne fanno parte. Cascino, che nella precedente consiliatura fu anche capogruppo di “DiventeràBellissima”, ha praticamente rotto i rapporti politici con l’attuale guida locale del movimento di Musumeci e da tempo è indipendente. “In primavera, magari con un’emergenza sanitaria più attenuata – aggiunge – sarà necessario confrontarsi e avviare un dialogo tra vere anime di centrodestra. Oggi, in consiglio comunale, è impossibile parlare di un blocco di centrodestra. All’opposizione, ci sono Fratelli d’Italia e Lega, ma in maggioranza c’è la presenza di Forza Italia, dell’Udc e di consiglieri che sono stati vicini a quest’area politica, mi riferisco a Giuseppe Morselli, Pierpaolo Grisanti e anche Diego Iaglietti. Non ci sono schieramenti netti. Penso però che un’alleanza di centrodestra possa nascere”. Cascino è tra i consiglieri che hanno sposato probabilmente con maggiore convinzione le scelte amministrative del sindaco Greco e un suo riferimento in giunta è certamente l’assessore Giuseppe Licata. In questa fase, esclude fibrillazioni, ma attende anche altre scelte politiche del sindaco. “Gli equilibri in maggioranza potranno essere valutati dopo la nomina dell’assessore che non è stato ancora individuato – aggiunge – si potrà dare un giudizio migliore. Con il sindaco non ci sono problemi”.
Il consigliere guarda anche alla levata di scudi della politica locale contro l’eventuale realizzazione a Butera del deposito nazionale dei rifiuti nucleari. “E’ un progetto che va respinto – conclude – questo è un territorio che deve avere come vocazioni di sviluppo sia la ruralità che il turismo. Il governo deve fare un passo indietro e spero che anche Pd e M5s stiano su questa linea. Anzi, chiedo al senatore Pietro Lorefice di farsene carico, vista la sua vicinanza politica al ministro dell’ambiente Sergio Costa”.