Gela. “Gli incarichi? Non mi interessano, li ho già e continuo a svolgerli. Le mie liste sono una scelta strettamente politica. Fasulo? Possiamo anche dialogare a patto che spieghi le sue scelte che hanno avvantaggiato i privati a discapito degli interessi pubblici”.
“Non ho bisogno d’incarichi”. L’ex capogruppo al consiglio comunale del Partito Democratico Enrico Vella esclude che la scelta di correre per Palazzo di Città sia soltanto di facciata, magari volta a tirare la corda e ottenere eventuali benefit di carriera. “Gli incarichi li ho avuti per questioni che sono soprattutto professionali – continua – mi fa piacere che i vertici regionali del Pd siano intervenuti richiamando all’unità. Mi chiedo, però, come mai questo non sia avvenuto mesi addietro? Perché nessuno ha chiesto spiegazioni sulla mia scelta di lasciare l’incarico di capogruppo? Perché questi inviti all’unità non sono arrivati quando l’ex segretario cittadino Carlo Romano varò un documento programmatico che il sindaco non ha mai neanche preso in considerazione?”.
Le liste dell’ex capogruppo. Insomma, Vella, almeno in questa fase, non sembra disposto a fare passi indietro. “Le liste a mio supporto sono forti e nascono dalla città – conclude – mi appoggiano sei consiglieri comunali. Il confronto con Fasulo non lo escludo a condizione, però, che dia spiegazioni su ciò che è accaduto negli ultimi mesi. Mi riferisco alla vicenda McDonald’s ma anche alla gestione trentennale dell’illuminazione pubblica affidata ai privati”. Quelle di Vella, quindi, potrebbero non essere le liste civetta che tanti auspicano.
