Emergenza Covid, Gela esclusa da riparto fondi: era previsto più di 1 milione di euro
Gela. In base ai calcoli dei tecnici dell’assessorato regionale alle autonomie locali, al Comune sarebbero toccate somme per 1.191.275,64 euro. Però, non arriveranno in municipio, perché Gela risulta...

Gela.In base ai calcoli dei tecnici dell’assessorato regionale alle autonomie locali, al Comune sarebbero toccate somme per 1.191.275,64 euro. Però, non arriveranno in municipio, perché Gela risulta tra i ventidue enti esclusi dal riparto delle somme del Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020. Il governo Musumeci, nella finanziaria dello scorso anno, aveva previsto una norma specifica e gli uffici tecnici adesso hanno riservato 83 milioni di euro, da destinare ai Comuni dell’isola, nell’ottica dell’emergenza Covid, per contribuiti a cittadini e imprese, che hanno risentito della crisi e delle restrizioni. Gela, però, risulta esclusa “in quanto non ha presentato il F.P per il 2020” ed inoltre mancano “gli impegni per il 2021”. In totale, sono 368 i Comuni siciliani destinatari delle somme che la Regione ha individuato nella programmazione Fsc ormai chiusa, quella 2014-2020. Oltre a Gela, in provincia di Caltanissetta sono stati “depennati” Niscemi e Mazzarino. Una conclusione piuttosto anomala, visto che in più occasioni l’amministrazione comunale aveva comunicato di aver intrapreso tutte le strade necessarie per arrivare a fondi da destinare a chi ha risentito maggiormente della crisi dettata dall’emergenza sanitaria.
“Conclusa la lunga ed estenuante interlocuzione con il governo centrale – ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci – i Comuni potranno finalmente utilizzare le risorse che abbiamo voluto destinare loro con un’apposita norma inserita nella Legge Finanziaria regionale dello scorso anno: una delle numerose misure che abbiamo messo in campo contro la pandemia a sostegno di cittadini e imprese”. “La Regione – ha sottolineato l’assessore alle autonomie locali Marco Zambuto – continua a essere a fianco dei Comuni, a maggior ragione in questo periodo che ha causato gravi difficoltà finanziarie a tutti gli enti locali”.